Banca Carige ha ceduto ad AMCO un altro pezzo del portafoglio crediti deteriorati incluso nel perimetro di cessione definito nel dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Ieri infatti è stata annunciata l’acquisizione da parte di AMCO di un portafoglio di crediti deteriorati derivanti da contratti leasing per circa 70 milioni di euro lordi (si veda qui il comunicato stampa). La cessione, con efficacia giuridica dal 20 marzo 2021 ed economica dal 1° gennaio 2021, riguarda un portafoglio composto da Npl e Utp derivanti da contratti di leasing prevalentemente di natura immobiliare. AMCO è stata assistita nell’operazione dallo studio legale Orrick Herrington & Sutcliffe in qualità di advisor legale.
Che l’operazione fosse imminente lo aveva anticipato la stessa AMCO in occasione della presentazione dei conti del 2020 nei giorni scorsi (si veda altro articolo di BeBeez). AMCO e Carige ieri hanno reso noto che intendono inoltre chiudere entro fine anno una nuova cessione di Npl leasing, arrivando così ai circa 100 milioni dichiarati lo scorso ottobre, quando Carige, in occasione della semestrale, aveva reso noto che la cessione di Npl leasing, appunto per circa 100 milioni, sarebbe stata rimandata al primo trimestre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). L’importo della cessione leasing si è ridotto col passare del tempo: inizialmente si parlava di 177 milioni lordi.
Ricordiamo che Banca Carige nel dicembre 2019 aveva dato il via a una complessa operazione di rafforzamento patrimoniale, che comprendeva da un lato un aumento di capitale e dall’altro l’emissione si strumenti di debito subordinato e la cessione ad AMCO di 2,8 miliardi di euro di crediti deteriorati, di cui il 60% rappresentato da Utp, al prezzo complessivo di 1,049 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel prospetto informativo relativo all’aumento di capitale, Carige aveva precisato però che 2,3 miliardi di euro del portafoglio erano stati effettivamente già ceduti ad AMCO, mentre i restanti 500 milioni circa dovevano essere ceduti entro il 31 marzo 2020. Di questi 500 milioni, 177 milioni erano crediti deteriorati leasing (poi appunto scesi a 100 milioni) e gli altri 310 milioni di euro (poi diventati 324,3 milioni al 30 giugno) erano crediti vantati lordi nei confronti del gruppo armatoriale Messina.
Ma perché questi ultimi crediti potessero essere ceduti in via definitiva ad AMCO era necessario che fossero perfezionati gli accordi di risanamento del gruppo armatoriale. Perfezionamento che è arrivato soltanto nel settembre 2020, con la newco Ro.Ro. Italia spa, controllata da Marinvest (52%) e dal Gruppo Messina (48%), che si è accollata la restante esposizione di Carige vantata nei confronti del Gruppo Messina e costituita da mutui garantiti da otto navi (si veda altro articolo di BeBeez). In occasione dei conti 2020 è stato precisato che Il valore lordo di quel portafoglio UTP è stato di 227 milioni. Infine, sempre lo scorso anno, AMCO ha comprato da Carige a dicembre un portafoglio di crediti deteriorati di circa 54 milioni, prevalentemente verso clientela corporate e totalmente classificati come sofferenze (si veda altro articolo di BeBeez).
Quella appena conclusa è la prima acquisizione di crediti in leasing per Amco; per Banca Carige, l’operazione il completa la strategia di radicale derisking impostata nel 2019. Per la banca la cessione determina un ulteriore miglioramento della qualità degli attivi, riflesso in indicatori di rischio già ai migliori livelli di sistema: NPE ratio pro-forma lordo 4,5%1 e netto 2,4% (dati al 31 dicembre 2020 pro-forma per l’importo netto e lordo dei crediti ceduti).