Cerved Group ha acquisito per 43,25 milioni di euro, tramite la controllata Cerved Credit Management srl, il restante 50,1% di Quaestio Cerved Credit Management (si veda qui il comunicato stampa), la società con la quale Quaestio Holding sa e Cerved avevano acquisito nel 2017 da Mps la piattaforma di gestione dei crediti deteriorati Juliet e contestualmente si erano assicurati un contratto decennale di servicing per la gestione in outsourcing dei flussi futuri a sofferenza di tutte le banche italiane del Gruppo Mps. Non solo. Sempre a Juliet era stata assegnata la gestione delle attività di special servicing dei circa 14,5 miliardi di euro di Npl di Mps, oggetto di cartolarizzazione del veicolo Siena NPL 2018 srl, dopo che a Cerved Credi Management era stato assegnato appunto nel febbraio 2018 il ruolo di special servicer.
Mps aveva ceduto Juliet per 52,5 milioni di euro cui si sarebbe potuto aggiungere un earn out di un massimo di 33,8 milioni, basato sul raggiungimento di risultati economici conseguiti nell’arco temporale sino al 2025. A luglio 2019, però, Mps aveva deliberato l’esercizio del diritto di recesso dal contratto di servicing decennale stipulato con Juliet, in cambio di un indennizzo di 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Cerved, che possedeva il 49,9% di Quaestio Cerved Credit Management, già consolidava integralmente la società nel gruppo e per effetto dell’acquisizione ne è diventata ora socio unico. Il prezzo della quota di Quaestio Cerved Credit Manangement nel bilancio di Quaestio Holding non era stato definito negli accordi siglati tra Quaestio Holding e Dea Capital lo scorso agosto (si veda altro articolo di BeBeez), che hanno poi portato lo scorso novembre Dea Capital spa ad acquisire il 38,2% di Quaestio Holding e Dea Capital Alternative Funds sgr rilevare la gestione dei fondi Atlante e Italian Recovery Fund (si veda altro articolo di BeBeez). La nota diffusa da Dea Capital spiegava infatti che il corrispettivo sarebbe stato definito sulla base dell’effettivo valore di cessione qualora quest’ultima fosse stata perfezionata entro il 31 luglio 2024 oppure sulla base di un valore da definire tra le parti qualora per tale data la cessione non si sia realizzata. Con questa operazione è stata invece anticipata l’acquisizione integrale del capitale di Quaestio Cerved Credit Management, originariamente prevista per il 2021 in forza dell’opzione call definita nell’ambito della partnership industriale tra Cerved e Quaestio Holding.
Nei primi 9 mesi del 2019, Quaestio Cerved Credit Management e Juliet hanno realizzato ricavi pari a 42,8 milioni, un ebitda di 20,5 milioni e disponevano di una liquidità netta pari a 19,7 milioni.
Ricordiamo che Cerved lo scorso settembre ha messo sul mercato la sua divisione Npl, Cerved Credit Management (si veda altro articolo di BeBeez). Le opzioni di valorizzazione sul tavolo sono tante, dalla vendita pura della divisione, a una sua integrazione con operatori specializzati, a partnership industriali. Su questo fronte Credito Fondiario sembra che si stia giocando la partita contro Intrum, mentre Bain Capital e doValue avrebbero perso terreno (si veda altro articolo di BeBeez). La divisione, che sarebbe valutata attorno ai 400 milioni di euro, ha chiuso i nove mesi 2019 con 128 milioni di euro di ricavi (su un totale di 325,9 milioni dell’intero gruppo) e un ebitda di 44,8 milioni (su 142,9 milioni).
Infine il Gruppo Cerved nel novembre 2019 ha lanciato Cerved Money&GO, piattaforma fintech di cessione del credito commerciale totalmente digitale (si veda altro articolo di BeBeez).