Cherry Bank, nata a ottobre 2021 dalla fusione del servicer Cherry 106 spa con l’istituto padovano Banco delle Tre Venezie e controllata da Giovanni Bossi (si veda altro articolo di BeBeez), ha lanciato la nuova divisione alternative Investments con focus su servizi e prodotti non tradizionali nel comparto dei patrimoni (si veda qui il comunicato stampa).
A guidarla sarà Andrea Florio, ex cfo e responsabile del business development di Banca Finint e, in seguito, direttore generale di Natissa sgr appartenente all’investitore americano Bain Credit Capital.
Come spiegato dall’ad Bossi, nella prima fase il mandato di gestione si focalizzerà sul settore del fixed income prediligendo investimenti su titoli obbligazionari quotati e non quotati, titoli di debito emessi o garantiti da Stati, enti locali, società industriali e commerciali, strumenti del mercato monetario e finanziari. Successivamente, invece, saranno previsti investimenti nel settore npls attraverso nuove linee di gestione dedicate. “I prodotti che offriamo nella nostra nuova business line consentiranno agli investitori di assumere un’esposizione su mercati/asset class con rendimenti interessanti altrimenti non accessibili” ha dichiarato l’ad, che ha continuato specificando come “la divisione alternative investmenst beneficerà di nuove risorse che arricchiscono le competenze della banca, ma si integra perfettamente in una piattaforma matura e completa per l’attività di asset management”.
Cherry Bank non è nuova alla diversificazione della propria offerta. A settembre 2022, dopo il lancio precedente della divisione special situations (si veda altro articolo di BeBeez), ha presentato quella dedicata al Wealth Management avviando contestualmente un piano di assunzioni ad essa dedicata (si veda altro articolo di BeBeez) per la creazione di un nuovo pool di professionisti nella gestione del risparmio da dislocare nelle zone già presidiate dalle filiali della banca (Padova, Mestre, Treviso, Verona e Vicenza) e in altri territori target per disponibilità di ricchezza, con l’obiettivo di creare una boutique per risparmiatori e imprese.
Nelle scorse settimane Cherry Bank ha fatto molto parlare di sé perché, così come il fondo Usa JC Flowers, specializzato in investimenti nel settore finanziario, ha presentato una sua offerta non vincolante (si veda altro articolo di BeBeez) per l’intero perimetro della Banca Popolare di Valconca), a cui è affidata la gestione di Banca Popolare Valconca, posta in amministrazione straordinaria dalla Banca d’Italia il 3 dicembre scorso (si veda qui il comunicato stampa). Era accaduto dopo che i soci avevano bocciato la proposta di fusione per incorporazione in Blu Banca del gruppo Banca Popolare del Lazio (si veda qui il comunicato stampa), ritenuta indispensabile dagli stessi ex vertici dell’istituto di Morciano di Romagna per il salvataggio dell’azienda di credito riminese. La procedura di vendita si è poi aperta all’inizio dell’anno con l’invito alla presentazione delle manifestazioni d’interesse qualificate (si veda qui il comunicato stampa).
Oggi, Bossi è socio di maggioranza relativa di Cherry Bank con il 40,7% e ricopre la carica di amministratore delegato (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2022, l’utile netto del gruppo è stato di 10,9 milioni di euro rispetto alla perdita netta (dato proforma) di 756 mila euro del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Un risultato che arriva a fronte della crescita del 5% dell’erogato lordo a quota 600 milioni di euro, così come già comunicato lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez), servendo oltre 2.500 imprese attraverso le sue tre business unit dei servizi bancari tradizionali, crediti fiscali e special situations.
Cherry 106 spa era la ex Cassiopea NPL, un intermediario finanziario iscritto al registro di Banca d’Italia di cui all’art. 106 Testo Unico Bancario (TUB), di cui Bossi aveva acquisito il 65% nel novembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2020 la società era cresciuta di organico nelle tre sedi di Roma, Milano e Padova e aveva ampliato le aree di attività: dopo i settori degli npl e della tecnologia applicata al credito (Cherry Bit, la piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata da Cherry srl fondata sempre nel 2020 da Giovanni Bossi, si veda altro articolo di BeBeez), si erano aggiunti i servizi legali con la nascita della società tra avvocati Cherry Legal (si veda altro articolo di BeBeez) e la compravendita di crediti fiscali, grazie al lancio, insieme a Banco Bpm, della piattaforma fintech SuperB Cherry106, dedicata all’acquisto di crediti fiscali derivanti dagli interventi di riqualificazione energetica superbonus, ecobonus, sismabonus (si veda altro articolo di BeBeez).