Credito Fondiario, gruppo bancario specializzato nel settore degli investimenti e del servicing di portafogli di crediti deteriorati, controllato da Elliott, ha chiuso il primo semestre 2020 con 50,8 miliardi di euro di asset in gestione, distribuiti su 45 veicoli di cartolarizzazione (si veda qui il comunicato stampa), in leggero calo rispetto ai 51,1 miliardi di euro del primo trimestre (si veda altro articolo di BeBeez), ma con recuperi pari a 244 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto al primo semestre 2019. Una performance che ha permesso un aumento del margine di intermediazione a 57,5 milioni, in crescita del 48% rispetto ai 38,9 milioni al 30 giugno 2019, e un aumento dell’utile netto consolidati a 7,3 milioni (+40%). Il portafoglio di investimenti di proprietà è rimasto a 1,1 miliardi di euro di prezzo di acquisto, come a fine 2019 (si veda qui altro articolo di BeBeez). Infine, il patrimonio netto si è attestato a quota 404,9 milioni, con CET1 ratio vicino al 17%, confermato tra i più alti del settore.
Iacopo De Francisco, direttore generale di Credito Fondiario, ha commentato: “Quello passato è stato un semestre difficile per tutti, con un’inattesa emergenza sanitaria, che contiamo sia alle spalle e che ci ha fatto mettere quale priorità il mantenimento della piena continuità operativa, garantendo al contempo la sicurezza di tutti i nostri dipendenti. Siamo soddisfatti di esserci riusciti, e siamo soddisfatti anche dei risultati finanziari al 30 giugno: il gruppo nel 2020 continua a crescere in modo significativo rispetto al 2019 e ha saputo reagire al meglio alla situazione contingente. Negli ultimi due mesi, inoltre, si è assistito a una chiara ripresa di attività che ci fa ben sperare per il secondo semestre”.
Il Gruppo nel primo semestre ha registrato un margine di interesse positivo per 39,3 milioni ( 23,3 milioni al 30 giugno 2019) e le commissioni nette sono state pari a 18 milioni (14,1 milioni al 30 giugno 2019), trainate principalmente dall’attività di special servicing. L’operatività caratteristica del Gruppo è proseguita nel corso del 2020, con l’ottenimento sia di nuovi mandati di special servicing (per un valore nominale atteso superiore a un miliardo) sia con ulteriori investimenti (oltre 100 milioni di prezzo di acquisto).
Il 2019 per la banca specializzata in investimento e gestione di crediti deteriorati si era chiuso con asset in gestione per 51,2 miliardi di euro, distribuiti su oltre 40 veicoli di cartolarizzazione e corrispondenti a oltre 1,2 milioni di linee di credito, con oltre 17 miliardi di crediti gestiti in qualità di special servicing e con un portafoglio di investimenti di proprietà che ha raggiunto gli 1,1 miliardi di prezzo di acquisto, grazie agli oltre 320 milioni di euro di investimenti del 2019 (si veda qui altro articolo di BeBeez). Credito Fondiario l’anno scorso ha conseguito ricavi per 94,5 milioni, un utile di 40,6 milioni e un margine di interesse positivo per 53,7 milioni.