Sesta acquisizione di crediti UTP da parte del fondo Keystone, gestito da Kryalos sgr e dedicato all’acquisto e gestione di partite unlikely-to-pay real estate, la sua più grande operazione finora effettuata (si veda qui il comunicato stampa). Lo strumento di investimento alternativo riservato agli investitori istituzionali ha infatti comprato un altro portafoglio del valore lordo di 220 milioni di euro, avente ad oggetto crediti NPE principalmente verso piccole e medie imprese, ha spiegato l’sgr, che ha 12,5 miliardi di euro di asset in gestione. Il fondo ha così raggiunto una raccolta complessiva di oltre 770 milioni, che vede coinvolte ventidue banche italiane e internazionali cedenti.
Gli istituti quotisti sono sempre gli stessi, ovvero quelli coinvolti nelle operazioni precedenti. Ma la struttura del fondo è pensata per accogliere in futuro ulteriori acquisti, ai quali Kryalos, supportata da EY Studio Legale e Tributario, sta attivamente lavorando con una pipeline, definita “significativa”, che coinvolge anche nuove banche.
Per la gestione degli aspetti legali legati alle operazioni, la sgr è stata assistita da Molinari Agostinelli Studio Legale, mentre Bird & Bird ha supportato Kryalos con riferimento agli aspetti regolamentari. I crediti sono stati invece valutati da Rina Prime Value Services, che svolge anche l’incarico di esperto indipendente del fondo.
“Questa nuova acquisizione rappresenta un passo significativo nella nostra strategia di crescita e consolidamento nel mercato dei crediti distressed e siamo soddisfatti, perché le nuove masse da gestire sono state apportate da istituti finanziari già quotisti del fondo, a conferma della fiducia verso la nostra realtà e verso le competenze gestionali che possiamo mettere a disposizione assieme a EY. Il mercato dei crediti unlikely-to-pay presenta grandi potenzialità di crescita ulteriore e le istituzioni finanziarie stanno sempre più riconoscendo l’importanza di una gestione attiva e professionale di questi asset”, ha commentato Alberto Lupi, senior managing director Fund & Credit Management della sgr.
L’operazione precedente risale alla fine dell’anno scorso, quando Keystone aveva rilevato il portafoglio crediti più consistente fino ad allora, pari a un valore lordo di 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i nuovi istituti bancari, che hanno ceduto crediti e acquisito in cambio quote del fondo, c’erano Mediocredito Centrale, BDM Banca, Cassa di Risparmio di Orvieto, Banca di Imola e Cassa di Ravenna, mentre hanno sottoscritto ulteriori quote anche Banco di Desio e della Brianza, Crédit Agricole Italia e Banca Popolare di Sondrio.
Le due operazioni ancora precedenti risalgono allo scorso mese di settembre, quando da un lato erano stati acquisiti due crediti single name garantiti da asset immobiliari e, dall’altro, era stato acquisito un pacchetto di crediti medium-small tickets verso pmi per un valore complessivo di 65 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Ancora prima, alla fine del 2022, il fondo aveva acquisito crediti per 143 milioni che erano stati ceduti da cinque istituti appartenenti al gruppo Iccrea (Banca 2021-Credito Cooperativo del Cilento, Vallo di Diano e Lucania, Banca di Credito Cooperativo di Fano, Credito Cooperativo Romagnolo BCC di Cesena e Gatteo, Banca Centro-Credito Cooperativo Toscana-Umbria e Banca Cremasca e Mantovana), BPER Banca, Banco di Desio e della Brianza, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Cassa di Risparmio di Asti, Banca Popolare di Sondrio e Crédit Agricole (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente alla costituzione, nel febbraio del 2022, il fondo aveva acquisito crediti per 127 milioni di euro lordi complessivi originati e conferiti da Banco Desio, BPER Banca, Banca del Fucino e Cassa di Risparmio di Volterra (si veda altro articolo di BeBeez).