Kryalos sgr insieme a EY ha lanciato Keystone, il nuovo fondo dedicato agli Utp. Il veicolo è partito con crediti per 127 milioni di euro, originati e conferiti da 4 banche, in cambio di quote del fondo stesso: Banco Desio, BPER Banca, Banca del Fucino e Cassa di Risparmio di Volterra (si veda qui il comunicato stampa).
I crediti conferiti sono verso 86 piccole e medie imprese attive sul territorio nazionale attive in svariati settori industriali. Le società immobiliari rappresentano circa il 50% del portafoglio complessivo e due terzi dei crediti acquisiti sono assistiti da garanzie reali.
La notizia dello sbarco di Kryalos nel settore degli Utp era stata anticipata dall’ad Paolo Bottelli sin dal febbraio 2020 in un’intervista a MF Milano Finanza: “Stiamo studiando il mercato dei crediti Npl e Utp. Recentemente abbiamo ottenuto l’autorizzazione da Banca d’Italia per operare in quest’ambito. A partire dal 2021 potrebbe esserci un nuovo business nel mondo dei fondi di credito” (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi mesi dopo, a giugno, era stato annunciato un accordo con EY proprio sulla gestione degli Utp (si veda altro articolo di BeBeez).
EY in qualità di advisor, assiste Kryalos nelle attività di portfolio scouting e due diligence, e assisterà anche la sgr nel processo di gestione e valorizzazione dei singoli crediti, così come nelle eventuali attività di restructuring delle imprese debitrici.
Per la gestione degli aspetti legali relativi alla strutturazione del fondo, Kryalos sgr è stata assistita da Molinari Agostinelli Studio Legale; lo studio Di Tanno Associati si è occupato di tutti gli aspetti regolamentari e autorizzativi, mentre Fivelex Studio Legale e Tributario di quelli fiscali.
Le banche sono state seguite da Chiomenti Studio Legale per gli aspetti legali dell’operazione, mentre per il supporto all’attività di derecognition dei crediti ceduti, BPER Banca è stata assistita da KPMG mentre Banco Desio, Banca del Fucino e Cassa di Risparmio di Volterra sono state assistite da Deloitte. I crediti sono stati valutati da Rina Prime Value Services, che è stato nominato anche Esperto Indipendente del fondo Keystone. BFF Bank ricoprirà infine il ruolo di depositario e di banca finanziatrice del fondo per la copertura delle esigenze di cassa iniziali legate all’avvio dell’operatività.
La struttura del fondo è pensata per accogliere in futuro nuovi apporti da parte di altri istituti di credito, che, con il loro ingresso, potrebbero aumentarne la dimensione. Il fondo consente ai partecipanti di beneficiare del potenziale recupero di valore delle posizioni tramite la valorizzazione delle quote detenute e permette inoltre alle imprese in tensione finanziaria di facilitarne il turnaround anche grazie alla nuova finanza che il fondo può erogare, per consentire una gestione proattiva di crediti e immobili sottostanti.
Stefania Radoccia, managing partner di EY tax & law, ha spiegato: “La pandemia ha lasciato un segno profondo sul sistema economico del Paese ed è previsto un aumento del flusso di nuove non performing exposure delle imprese nell’anno in corso e nel 2023, con la fine delle moratorie. È per questa ragione che, insieme a Kryalos e grazie alla consolidata expertise in ambito legale, fiscale, gestionale e finanziario dei nostri professionisti, offriremo supporto a una gestione dei crediti deteriorati che consenta il rilancio delle imprese debitrici, contribuendo alla salvaguardia del tessuto produttivo italiano. In questo modo saremo al fianco delle imprese in difficoltà ma non compromesse, valorizzandone il potenziale e perseguendo una concreta prospettiva di rilancio, così che possano giocare un ruolo determinante per il futuro del Paese. Al tempo stesso, saremo al fianco delle banche, alle quali viene offerto un ulteriore strumento di derisking rispetto ai crediti deteriorati, a beneficio dell’intero sistema. Ritengo che iniziative come questa possano contribuire concretamente al rilancio del Paese”.
Ha aggiunto Bottelli: “Quello degli Utp è un mercato ad elevato potenziale di crescita nei confronti del quale possiamo mettere a disposizione le competenze specifiche e distintive di Kryalos sviluppate in ambito real estate, integrandole e rafforzandole. Questa operazione inoltre ci permetterà di diversificare il core business e consolidare le relazioni con il sistema bancario, oltre ad accompagnare le imprese debitrici, anche con il possibile apporto di nuova finanza, nel risanamento e nella valorizzazione del loro potenziale”.
Oggi Kryalos sgr gestisce un patrimonio immobiliare di 10,2 miliardi di euro grazie a un team di 95 professionisti. Lo scorso gennaio ha acquistato tre strutture logistiche per conto del fondo Thunder II, specializzato nel settore e sottoscritto da veicoli di investimento in real estate riconducibili a Blackstone (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che la sgr è controllata al 100% da Kryalos Investments srl, di cui Blackstone possiede il 35% (si veda altro articolo di BeBeez).
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