Intesa Sanpaolo sta sondando il mercato per la cessione di vari portafogli di crediti deteriorati per un valore stimato di 5-6 milardi di euro di Npl. Lo riferisce l’agenzia di stampa britannica Reuters.
L’operazione è attesa da qualche mese. Nel presentare i conti del terzo trimestre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), l’amministratore delegato della banca, Carlo Messina, aveva sottolineato infatti che nei trimestri seguenti si sarebbe assistito a un deresking significativo.
Non solo. Ricordiamo che nel dicembre 2020 la banca aveva concluso una cartolarizzazione con Gacs su un portafoglio da 6 miliardi di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione aveva portato Intesa Sanpaolo con un anno di anticipo a superare l’obiettivo indicato nel Piano di Impresa 2018-2021 di dimezzare nel quadriennio, senza oneri straordinari per gli azionisti, i crediti deteriorati lordi per portarli a un ammontare di 26,4 miliardi di euro e a un NPE ratio del 6%. Infatti, considerando i dati a fine settembre 2020 del Gruppo Intesa Sanpaolo esclusa UBI Banca, considerando anche quest’ultima cessione, i crediti deteriorati lordi del gruppo risultano scesi a 24,6 miliardi di euro con un NPE ratio del 5,9%.
BeBeez già lo scorso dicembre aveva indicato che, visto che nel novembre 2020 Bloomberg aveva riferito che il gruppo Intesa Sanpaolo, inclusa UBI Banca, stava pianificando di cedere 12 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi, e visto che una prima fetta di quel totale è già arrivata sul mercato con quella cessione da 6 miliardi, restano ancora circa 6,5 miliardi.