Cherry Bank, banca specializzata nei servizi di supporto alle imprese, nella gestione di portafogli NPL e nell’acquisto di crediti fiscali, controllata da Giovanni Bossi, ha strutturato Cherry Blossom, un veicolo di cartolarizzazione interamente dedicato all’acquisto di crediti derivanti da
operazioni di specialized financing originati e strutturati dalla divisione di Special Situations di Cherry Bank (si veda qui il comunicato stampa).
La banca è anche servicer esclusivo e co-investitore del veicolo con una quota del 10% del valore di emissione dei crediti.
Cherry Blossom è rivolto a investitori istituzionali e ha collocato il primo portafoglio, altamente diversificato, per un valore pari a 30 milioni di euro. Il portafoglio è composto da crediti performing di aziende in crisi reversibile (back to bonis) a sostegno del loro rilancio e uscita dalla situazione di difficoltà.
Questa prima emissione è stata interamente collocata e sottoscritta da investitori istituzionali appartenenti al mondo bancario italiano e anglosassone, società finanziarie d’investimento, tesorerie corporate e family office. Il veicolo ha emesso per l’occasione note mono-tranche di tipo partly paid per consentire rispettivamente il perfetto allineamento di interessi tra Cherry Bank e i noteholder i quali possono beneficiare di un ritorno sull’investimento (IRR) a doppia cifra e una durata attesa inferiore ai 3 anni.
Nel processo di crisi reversibile il supporto della finanza specializzata e di strumenti bancari alternativi dedicati è centrale, ed è qui che interviene Cherry Blossom. Il veicolo rappresenta infatti il primo progetto di investimento della divisione Alternative Investments di Cherry Bank che consente agli investitori di partecipare ad un portafoglio precostituito con l’obiettivo di poter reinvestire sulle nuove opportunità che saranno originate in futuro da Cherry Bank.
Giovanni Bossi, amministratore delegato e primo azionista di Cherry Bank, ha commentato: “La modalità di messa a disposizione del credito alle imprese sta cambiando, con la necessità di individuare risorse alternative e soluzioni sempre più flessibili a sostegno dell’economia reale. Questa operazione si inserisce nell’ampio ventaglio di risposte che Cherry Bank ha strutturato per le aziende e rappresenta una prima opportunità rivolta agli investitori istituzionali di co-investire con Cherry Bank attraverso modelli non tradizionali. Questo significa rendimenti interessanti, legati a duration di portafoglio contenute ed un modello di governance ben strutturato, che rappresenta un valore assoluto per operazioni di co-investimento”.
Tra le ultime operazioni della banca, ricordiamo che lo scorso maggio Cherry Bank, insieme a Sorec, società attiva nella lavorazione dei crediti finanziari, bancari e assicurativi, hanno annunciato l’acquisto congiunto di un portafoglio di NPL del valore nominale di 1,268 miliardi di euro di titolarità di veicoli di cartolarizzazione riferiti alla svedese Hoist Finance (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione di mercato secondario riguarda un portafoglio composto da crediti al consumo per un totale di oltre 200 mila linee di credito. Rispetto all’acquisto, circa 840 milioni, ovvero circa 63.000 linee saranno di proprietà di Cherry Bank, mentre circa 430 milioni, ovvero 141.000 linee andranno a sommarsi al portafoglio proprietario di Sorec.
Quanto a Cherry Bank, ha chiuso il 2023 con 5,4 miliardi di euro di NPL lordi in portafoglio e nell’anno ha intermediato crediti fiscali per un valore superiore a 1,6 miliardi di euro. Questo consolidamento è stato rafforzato anche dal lancio della piattaforma digitale Cherry Credit, riservata alle imprese clienti (si veda altro articolo di BeBeez). La banca è nata a ottobre 2021 dalla fusione del servicer Cherry 106 spa con l’istituto padovano Banco delle Tre Venezie (si veda altro articolo di BeBeez), lo scorso dicembre 2023 ha stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Banca Popolare Valconca (si veda qui il comunicato stampa di allora), dopo il via libera delle rispettive assemblee lo scorso novembre (si veda altro articolo di BeBeez), mentre lo scorso aprile ha annunciato l’acquisto del 9,6% di Banca Macerata, divenendo il primo socio della banca marchigiana (si veda altro articolo di BeBeez).