Articolo pubblicato su BeBeez Magazine n. 22 del 29 giugno 2024,
parte dell’inchiesta Direttiva UE, ecco come cambia il mercato italiano
di Giuliano Castagneto
Se gli effetti della Direttiva SMD sul mercato italiano dei crediti deteriorati sono ancora tutti da valutare, un ambito in cui ci sarà un tangibile progresso rispetto all’attuale normativa è quello informativo. La Direttiva 2167 infatti impone a tutti, anche a banche ed spv di cartolarizzazione, di notificare ai debitori ceduti l’avvenuta cessione del credito. Ciò rende non più realizzabili le cosiddette cessioni “silenti”, finora utilizzate nel caso il cessionario non fosse un soggetto abilitato. L’oggetto di tale comunicazione è ancora in via di definizione da parte della Banca d’Italia. Ma a tale proposito “occorre rilevare che il decreto di recepimento della Direttiva colmerebbe un vuoto della normativa precedente. Infatti, se a oggi uno special servicer ex art. 115 del TULPS acquisisce un credito deteriorato, siccome non è tenuto a segnalarlo alla Centrale Risch, il debitore ceduto, trascorsi i 36 mesi dall’ultima segnalazione, non risulterà più segnalato nella stessa Centrale. Se invece lo stesso credito venisse ceduto a un intermediario finanziario e/o a una banca e/o a una spv, la segnalazione continuerebbe anche da parte del cessionario. Ne consegue che un debitore potrebbe non essere più segnalato in Centrale Rischi, non per aver correttamente adempiuto alle proprie obbligazioni, ma solo per il fatto che il cessionario sia un soggetto segnalante o meno. “E’ quindi molto importante che il nuovo decreto preveda un obbligo di comunicazione alla Centrale Rischi da parte dei gestori dei crediti ex art. 114”, ha sottolineato in occasione del suo intervento al Caffè di BeBeez del 19 giugno scorso, Gianmaria Galli, responsabile Legal e Transaction management di Centotrenta Servicing, tra i principali master servicer italiani.