Il Parlamento Ue si schiera con le banche e rispedisce al mittente l’addendum alle linee guida relative alla gestione degli Npl publicato nelle scorse settimane dalla Bce per consultazione sino al prossimo 8 dicembre (si veda altro articolo di BeBeez), a integrazione del documento pubblicato lo scorso marzo (si veda altro articolo di BeBeez).
Il servizio giuridico del Parlamento europeo ha bocciato infatti ieri le nuove linee guida sugli npl indicate dalla Vigilanza guidata da Danièle Nouy, dicendo che l’addendum fissa regole generali legalmente vincolanti applicabili a tutte le banche e quindi “la Bce non ha la competenza per adottarlo”.
A chiedere il parere era stato, il 24 ottobre scorso, il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, per verificare la competenza della Bce ad adottare questo tipo di provvedimenti. Nelle 13 pagine del documento inviato oggi a Tajani si analizzano in dettaglio tutti gli aspetti della vicenda e si conclude che la Bce corre il rischio di agire al di là del suo mandato invadendo il campo de legislatore.
In sostanza, il servizio giuridico dell’Europarlamento ha considerato il documento della Bce al di fuori delle sue competenze perché la Banca centrale europea non può introdurre norme generali sostituendosi agli organi legislativi dell’Ue.
Come noto, l’addendum prevede che per i nuovi crediti dubbi generati a partire dall‘1 gennaio 2018 gli accantonamenti vengano portati al 100% (si veda qui il comunicato stampa). In particolare, si prevede un meccanismo automatico di svalutazione totale in due anni dei crediti deteriorati unsecured e in sette anni per quelli secured.La nuova misura non interessa quindi i crediti deteriorati attualmente sui libri delle banche dell‘intera zona euro.
Nonostante queste linee guida non siano vincolanti le banche dovranno motivare qualsiasi scostamento rispetto alla nuova ‘guidance’ della Bce. E questo tipo di formulazione, sottolineano gli esperti del servizio legale del Parlamento europeo, nella sostanza fa sì che queste disposizioni siano destinate a essere percepite dalle banche come obbligatorie.
Il documento del servizio legale del Parlamento Ue è stato giratoieri da Tajani al presidente del Comitato Affari Economici e Monetari del Parlamento Ue, Roberto Gualtieri, che questa mattina alle 9 incontrerà in audizione proprio la Nouy (qui il collegamento in streaming).