Vegagest sgr è finalmente pronta al debutto sul mercato con la sua nuova veste di investitore dedicato al mondo dei crediti deteriorati in chiave di ristrutturazione e rilancio delle aziende in difficoltà. Il management team svelerà oggi il nuovo nome della società e i piani di sviluppo dopo il passaggio dell’sgr sotto il controllo di Europa Investimenti a fine 2017 (si veda altro articolo di BeBeez)e dopo che a sua volta Europa Investimenti nel marzo 2018 è passata sotto il controllo di Arrow Global Group plc, uno dei principali investitori e gestori di debito in Europa quotato al London Stock Exchange, mantenendo comunque al suo posto il management team (si veda altro articolo di BeBeez).
Già in occasione dell’acquisizione dell’sgr, l’amministratore delegato di Europa Investimenti, Stefano Bennati ìaveva infatti spiegato che “l’obiettivo della sgr sarà quello di diventare il primo asset manager italiano indipendente focalizzato sul mercato dei distressed asset in grado di eseguire e gestire investimenti anche nelle situazioni a maggiore complessità, nonché nell’ambito delle procedure concorsuali e nella crisi di impresa”.
Secondo quanto risulta a MF Milano Finanza, Vegagest, guidata dall’amministratore delegato Claudio Nardone (già manager di Europa Investimenti) ora si prepara a lanciare una nutrita batteria di fondi. In particolare, il primo fondo in lizza è quello dedicato agli Utp corporate, secured e unsecured, oggi in portafoglio alle banche italiane di medie e piccole dimensioni. La proposta è quella di comprare l’intero portafoglio Utp corporate di queste banche, con queste ultime che andrebbero a sottoscrivere quote del fondo in modo tale, da un lato, da ottenere la cosiddetta derecognition dal punto di vista delle norme di vigilanza bancaria e quindi liberare capitale, e, dall’altro, di poter partecipare un domani del rilancio delle aziende debitrici, che, grazie all’intervento del fondo, che metterà nuova finanza, in modo tale da permettere alle aziende in questione di tornare a crescere e di ripagare i loro debiti. Non è ancora stato stabilito un target preciso di raccolta. In ogni caso si tratterà almeno di 100 milioni di euro, ma è più probabile che si arrivi a 250 milioni per poter investire in un centinaio di operazioni single name di piccolo taglio. Arrow Global farà da anchor investor a questo fondo così come agli altri fondi in pipeline.
Vegagest sgr ha già fatto le prove generali in grande per il debutto sul mercato dei crediti deteriorati. Negli ultimi mesi, infatti, insieme a Reag e Duff & Phelps, ha partecipato al beauty contest indetto dalla SGA, che è al lavoro per trovare i giusti compagni di viaggio per comprare gli UTP immobiliarai di banche medio-grandi, inserirli un fondo di cui queste banche sottoscriveranno le quote e che sarà dotato di risorse finanziarie tali da supportare i piani di rilancio delle società debitrici. Risorse che sarebbero fornite anche dalla stessa Sga, forte del suo programma di emissioni obbligazionarie. A oggi non è stato ancora scelto il partner vincitore, ma circola con insistenza il nome di Prelios. Al lavoro ci sono anche Dea Capital Real Estate sgr con Yard.
Tornando a Vegagest, gli altri fondi in preparazione sono un fondo Reoco, un fondo di direct lending specializzato in fatture commerciali che funzionerà tramite una piattaforme fintech proprietaria; un fondo di private equity di special situation; e un cosiddetto “securitization fund”, cioè un fondo che funzionerà come un spv, che quindi acquisirà crediti Npl e a cui si applicheranno limiti e vantaggi della legge 130/1999 sulle cartolarizzazioni.
Europa Investimenti aveva comprato Vegagest dopo che il Tribunale di Milano aveva emesso, ai sensi dell’articolo 182-bis della Legge Fallimentare, il decreto di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti del fondo comune di investimento immobiliare Aster, gestito dalla stessa sgr. Si è trattato dell’unico caso di accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis LF relativo a un fondo di investimento immobiliare. Nell’ambito dell’accordo era stato previsto l’impegno irrevocabile delle banche finanziatrici del fondo a cedere la propria partecipazione in Vegagest sgr, pari al 70% del capitale, a Europa Investimenti, al valore simbolico di un euro.
Quel fondo oggi è stato completamente ristrutturato, tanto che ora sta partecipando al progetto di sviluppo immobiliare Milano4You, un progetto che farà nascere alle porte di Milano il primo Smart District integrale in Italia. Il distretto sorgerà in un’area di 300 mila mq tra Segrate, Pioltello e Vimodrone, e ospiterà circa 90 mila mq di superficie edificata, costruiti integrando architettura, infrastruttura energetica e piattaforma digitale, immersa in un parco di 80 mila mq.