L’azienda bergamasca CRS Impianti e Costruzioni, specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti idraulici, meccanici, elettrici e opere edili nei settori industriale, ospedaliero, alberghiero, terziario e civile, può realizzare (fin da subito) nuovi impianti in Messico tramite la controllata CRS Impianti México grazie a tre garanzie internazionali del valore complessivo di 9,5 milioni di dollari (equivalenti a oltre 8,7 milioni di euro al cambio attuale), rilasciate da Deutsche Bank e controgarantite al 50% da SACE (si veda qui il comunicato stampa).
Il sostegno al piano di espansione internazionale della società controllata dall’amministratore delegato Stefano Civettini deriva, in particolare, da due advance payment bond e un warranty bond emessi da Deutsche Bank, con la garanzia di SACE al 50% su ciascuno dei tre bond.
L’advance payment bond è uno strumento che garantisce il committente dal rischio che l’appaltatore, in questo caso CRS Impianti México, non completi l’esecuzione del contratto, avendo già incassato per intero l’anticipo che alla firma del contratto è prassi che l’appaltatore riceva, in modo da poter iniziare subito i lavori. L’anticipo viene poi scalato dalle rate che vengono pagate dal committente per gli stati di avanzamento lavori. Se però per qualunque ragione l’appaltatore dovesse interrompere i lavori, il committente potrà escutere la garanzia collegata al bond, rientrando di quella parte dell’anticipo ancora non rimborsata.
Grazie a questa garanzia di restituzione dell’acconto, CRS Impianti e Costruzioni può quindi ottenere l’anticipazione contrattuale necessaria a far partire e rendere più veloce la realizzazione dei nuovi impianti nel Paese centroamericano.
Il warranty bond è invece una garanzia accessoria, che “viaggia” assieme all’advance payment bond o ad altre tipologie come il perfomance bond, con cui il committente si tutela in caso di mancato ripristino di eventuali difetti che dovessero sorgere durante il periodo di garanzia dei lavori. Si tratta di una garanzia molto frequente negli appalti per la costruzione di impianti produttivi e di opere infrastrutturali di dimensioni medio-grandi. In questo caso è stata richiesta da CRS Impianti e Costruzioni per la sua controllata a Deutsche Bank e prevede il pagamento di un certo importo al committente nel caso in cui, durante il periodo di garanzia dei lavori, i difetti da lui denunciati non vengano ripristinati dall’azienda bergamasca.
“L’internazionalizzazione è un pilastro fondamentale del nostro progetto di sviluppo ed è pertanto motivo di grande soddisfazione essere affiancati in questo percorso da prestigiosi attori del mercato finanziario come SACE e Deutsche Bank: le operazioni di bondistica realizzate hanno infatti giocato un ruolo determinante nel permetterci di cogliere queste opportunità di lavoro in Messico, implementando con successo la nostra strategia di crescita globale. Siamo più che fiduciosi che questa collaborazione ci consentirà di affrontare con serenità ed efficacia le sfide future del mercato”, ha commentato Civettini.
“Deutsche Bank vuole essere un partner strategico nel percorso di crescita e sviluppo internazionale della propria clientela, anche attraverso il supporto a progetti complessi che richiedono soluzioni di Trade Finance, un’area di forte specializzazione per noi. Siamo quindi particolarmente orgogliosi di questa operazione che consolida la relazione con un player leader di eccellenza nel proprio settore come CRS Impianti e Costruzioni, rafforzando allo stesso tempo la nostra collaborazione con SACE”, ha aggiunto Roberta Badalotti, regional head Business Banking North West di Deutsche Bank.
“Queste tre operazioni confermano il nostro impegno nel supportare la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. La promozione delle eccellenze del Made in Italy fa parte del nostro Dna e da oltre 45 anni accompagniamo le aziende italiane in oltre 250 Paesi. Essere partner di una realtà virtuosa come CRS Impianti e Costruzioni è per noi motivo di orgoglio”, ha detto dal canto suo Sara Donè, relationship manager MID Nord Ovest di SACE.
Fondata nel 1990 a Gorle, CRS Impianti e Costruzioni è specializzata in particolare in progetti “chiavi in mano”, come detto, nei settori industriale, ospedaliero, alberghiero, terziario e civile, con focus sulle tecnologie, qualità del lavoro, servizio al cliente, affidabilità e sostenibilità. È presente direttamente, attraverso proprie controllate, in Ghana, nel Regno Unito e in Polonia. La società fa capo con il 62,86% del capitale a Civettini ed è partecipata con il 28,19% da Angelo Gino Zambaiti e con il restante 8,95% da Isabella Buscarino.
L’azienda ha registrato nel 2022 un fatturato di quasi 49,2 milioni di euro, in crescita del 76% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di 4,4 milioni e un indebitamento finanziario netto di 17,3 milioni circa (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). A proposito di debito, ricordiamo che l’impresa bergamasca la scorsa estate ha emesso un minibond ESG linked da 3 milioni di euro con scadenza a cinque anni, interamente sottoscritto da UniCredit, con la copertura del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale (si veda altro articolo di BeBeez).
A febbraio del 2023 la società ha ottenuto, attraverso la piattaforma Azimut Direct, un finanziamento in direct lending da 2,5 milioni di euro a quattro anni assistito da Garanzia SupportItalia SACE e sottoscritto da un investitore istituzionale (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’estate del 2021, sempre attraverso Azimut Direct, CRS aveva ottenuto un prestito di 5 milioni di euro, anche in quel caso sottoscritto da un investitore istituzionale e della stessa durata di quattro anni, con Garanzia Italia rilasciata da SACE (si veda altro articolo di BeBeez).