Ottenere un finanziamento su un credito commerciale, cioé chiedere un anticipo su una fattura o una RiBa, ha costi estramemente diversi in Italia, non solo sulla base della rischiosità dell’impresa che lo chiede e della dimensione del finanziamento, ma anche e soprattutto in base alla geografia. Si va da minimi come il 3,8% per finanziamenti sopra i 100 mila euro a imprese a rischio basso in Lombardia sino al 13% chiesto a imprese a rischio elevato in Puglia, per prestiti sotto i 100 mila euro.
Un calcolo dettagliato (si veda qui l’infografica) è stato condotto da Insta Partners, la nuova piattaforma fintech che sarà presto operativa per acquistare fatture dalle pmi, cartolarizzarle e collocare i titoli cartolarizzati presso gli investitori istituzionali (si veda altro articolo di BeBeez).
I tassi considerati tengono conto di tutti i parametri che compongono il costo dell’operazione, ovvero almeno il tasso di interesse; le commissioni per la messa a disposizione dei fondi; le commissioni di istruttoria; e la commissione di presentazione dei propri crediti o per l’emissione delle RiBa. I tassi effettivi considerati non comprendono poi il costo di eventuali garanzie (es. garanzia da Fondo 662 o da Confidi).
Detto questo, il costo effettivo percepito dagli imprenditori è tipicamente molto più basso, tra la metà e un quarto dei costi effettivi che risultano dall’analisi, spiega il fondatore di Insta Partners, Ignazio Rocco di Torrepadula in un suo post su Linkedin.