Esselunga prepara un bond da 900 milioni di euro per rifinanziare il parte il prestito da 1,5 miliardi di euro ottenuto lo scorso luglio dalle banche (Citi, Mediobanca, Unicredit, Intesa e poi ampliato a Banco Bpm e Bnp Paribas) e necessario alla riorganizzazione azionaria del gruppo di supermercati, in vista della quotazione in Borsa decisa dai due rami della famiglia Caprotti nella notte tra martedì 20 e mercoledi 21 giugno scorsi).
Lo riferisce oggi Il Corriere della Sera, precisando che le dimensioni del bond potrebbero salire sino a un miliardo di euro e che Esselunga presenterà con Mediobanca, Intesa, Unicredit e Citi il progetto agli investitori in road show a Milano, Londra e New York. Il collocamento è previsto per la prossima settimana.
Il finanziamento da 1,5 miliardi era servito a Esselunga per acquistare il 45% della cassaforte immobiliare La Villata, posseduto dai due fratelli Giuseppe e Violetta, figli del primo matrimonio del defunto Bernardo Caprotti. La Villata ha in portafoglio 83 immobili e un patrimonio netto di 416,6 milioni ed è stata valutata circa 2 miliardi. Contemporaneamente Esselunga ha comprato anche una parte (22,5%) della quota di maggioranza (55%) detenuta da Giuliana Albera e Marina Sylvia Caprotti, ovvero seconda moglie e terza figlia di Bernardo, arrivando così a detenere il 67,5% di La Villata, mentre l’altro 32,5% resterà a Giuliana e Marina. Esselunga sarà così un gruppo integrato anche sul fronte immobiliare e riceverà i flussi costanti che provengono dagli affitti degli store.
Dopodiché tra 18-24 mesi si passerà alla seconda fase e cioé appunto alla quotazione di Esselunga a Piazza Affari, per permettere l’uscita definitiva di scena, salvo ripensamenti dell’ultima ora, di Giuseppe e Violetta. Il dossier borsa è in mano a Mediobanca, che dovrebbe svolgere il doppio ruolo di advisor e di regista dell’ipo e lo sbarco sul listino milanese prevede un flottante che oscilli tra il 30% (la quota totale in mano a Giuseppe e Violetta Caprotti) e il 38%. Il gruppo Esselunga ha chiuso i 2016 con 7,54 miliardi di euro di ricavi e un ebitda di 661 milioni (si veda qui il comunicato stampa).