Tolto anche l’ultimo dubbio sul tema dell’erogazione diretta del credito da parte dei fondi di investimento alternativi (FIA) italiani ed europei. Questi fondi potranno anche comprare non performing loan. Lo ha detto Tiziana Togna, a capo della divisione intermediari della Consob, rispondendo a una domanda nel corso di un’audizione in Commissione Finanze della Camera lo scorso giovedì 25 febbraio
La norma che ha finalmente chiarito la possibilità per i FIA di erogare credito alle aziende direttamente è contenuta nel testo del Decreto varato dal governo lo scorso 10 febbraio, che contiene “Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio”-
Con questo strumento, ha spiegato la rappresentante della Consob nel corso dell’audizione, è possibile fare raccolta prevalentemente da investitori istituzionali (solo uno di questi fondi è attualmente autorizzato a raccogliere da privati ma per investire solo in minibond e si tratta di Arca sg). È previsto un documento informativo o un prospetto a seconda che la raccolta sia limitata agli istituzionali o anche al retail.
Con questa raccolta e nella forma di un fondo chiuso, il fondo potrà investire “anche in sofferenze bancarie, oltre a poter comprare minibond, crediti esistenti e a fare erogazione diretta di credito”.