Il fondo di private debt dedicato alle pmi italiane Anthilia BIT III potrà essere commercializzato anche agli investitori residenti in Francia, Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Lo rende noto Anthilia Capital Partners sgr, gestore del fondo, che ha appena ricevuto un’autorizzazione in tal senso da Consob (si veda qui il comunicato stampa). “La commercializzazione all’estero di Anthilia BIT III fornisce un nuovo, importante stimolo alla vocazione di Anthilia a favore dello sviluppo delle pmi italiane e rappresenta un fatto significativo che si inserisce a breve distanza dall’investimento effettuato dal Fei nel fondo. Entrambe le circostanze offrono opportunità ulteriori di crescita, affermazione internazionale e sviluppo alle nostre eccellenti pmi italiane”, ha dichiarato Giovanni Landi, vicepresidente esecutivo di Anthilia Capital Partners.
Nel giugno scorso il Fei (Fondo Europeo per gli Investimenti) ha infatti sottoscritto 40 milioni di euro di Anthilia BIT III (si veda altro articolo di BeBeez). Grazie alla sottoscrizione dei Fei, il fondo ha raaggiunto una disponibilità di circa 200 milioni, compresi 5 milioni di euro che saranno investiti dal team di gestione di Anthilia BIT III.
Il fondo conta di raggiungere il target finale a quota 350 milioni entro il 2020. Il Fei, oltre a investire nel fondo, si riserva la possibilità di fornire uno strumento di copertura a beneficio dei nuovi sottoscrittori che ne faranno richiesta fino a un massimo del 50% dei rispettivi investimenti, con un plafond complessivo di circa 20 milioni di euro, in modo da ridurre l’assorbimento patrimoniale per banche e assicurazioni che sottoscriveranno Anthilia BIT III.
L’investimento del Fei nel fondo Anthilia è il primo investimento del nuovo programma europeo per i fondi di debito Private Credit Tailored for SMEs della Commissione Europea, che combina risorse del Piano Juncker e del Fei per un miliardo di euro complessivi, destinati all’investimento diretto e indiretto (tramite lo strumento di copertura) in fondi di debito diversificati in Europa. L’intervento mira a mobilizzare circa 4 miliardi di euro di finanziamento alternativo non bancario per le pmi e le piccole mid-cap europee.