“Nel corso di quest’anno sono state numerose le voci che hanno circondato il club e l’impegno della proprietà nell’Inter. Nessuna di queste è vera. Siamo l’Inter e siamo tra i club più importanti in Europa, sappiamo che per questo siamo sempre al centro dell’attenzione e che voci e speculazioni false e infondate saranno sempre messe in circolo a nostro riguardo. Dobbiamo solo rimanere concentrati sui nostri veri obiettivi e procedere sul nostro percorso. Il nostro è un progetto e un impegno a lungo termine, con una visione chiara e definita“. Lo ha detto ieri Steven Zhang, presidente dell’Inter, nel suo discorso in occasione dell’assemblea di bilancio della squadra neroazzurra, relativa all’esercizio che si è chiuso al 30 giugno 2021. Un esercizio che già si sapeva essersi chiuso con numeri che indicano una situazione finanziaria molto critica e che nelle ultime settimane hanno risvegliato per l’ennesima volta una ridda di ipotesi sul futuro dell’Inter (si veda altro articolo di BeBeez).
Ipotesi che vengono raffreddate non solo dalle parole di Zhang, ma anche dal testo della stessa Relazione al bilancio, dove si legge che la società dispone comunque di “importanti risorse finanziarie che, sulla base delle proiezioni di cassa dei prossimi dodici mesi, che ancora mostrano rilevanti assorbimenti di liquidità a fronte di una situazione di perdita attesa per la stagione 2021/2022, consentono di predisporre il presente bilancio nella prospettiva della continuità aziendale”. E soprattutto si legge che “l’azionista di riferimento ha confermato il proprio impegno a supportare la società dal punto di vista finanziario e patrimoniale per il prevedibile futuro di dodici mesi dall’approvazione del presente bilancio, il che consente di ritenere mitigato in ogni caso il rischio che, a fronte di eventi imprevedibili, le risorse finanziarie ritenute adeguate sulla base delle considerazioni sopra richiamate, possano manifestarsi insufficienti”.
Ma il punto è che Suning non ha più capitali propri da investire nell’Inter, visto che ha già i suoi problemi a casa sua (si veda altro articolo di BeBeez) e che quindi per supportare la squadra fa affidamento sul prestito da 275 milioni di euro a tre anni ottenuto da Oaktree lo scorso maggio (si veda altro articolo di BeBeez), totale di cui già 75 milioni sono stati girati come prestito soci alla squadra neroazzura. Non solo. Sinora i prestiti soci sono stati via via convertiti a capitale e nell’ultimo esercizio per ben 132 milioni. Lo si legge nella Relazione al bilancio 2020-2021 pubblicata ieri della controllata dell’Inter al 100% Inter Media and Communication spa, unico amministratore e gestore dei settori media, broadcasting e delle sponsorizzazioni di FC Inter ed emittente del bond da 375 milioni di euro in scadenza nel 2022, emesso in una prima tranche da 300 milioni nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e in una seconda tranche da 75 milioni lo scorso agosto 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Di questo passo i 275 milioni di Oaktree verranno bruciati molto prima dei tre anni, se il fabbisogno di cassa continuerà a essere lo stesso.
Ricordiamo che già a fine settembre l’Inter aveva comunicato ufficialmente che i ricavi consolidati si sono attestati a 364,7 milioni di euro e che si è registrata una perdita di 245,6 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Nei sei mesi che si erano chiusi al 30 dicembre 2020 la perdita era stata contenuta a 62,7 milioni, al confronto di una perdita di 32,7 milioni nello stesso periodo dell’esercizio fiscale 2019-2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre il bilancio al 30 giugno 2020 si era a sua volta chiuso con una perdita che è stata “solo” di 100 milioni grazie alla plusvalenza incassata per la vendita di Mauro Icardi (si veda altro articolo di BeBeez). Il che significa che le cose sono andate molto peggio di prima per l’Inter tra gennaio e giugno 2021.
Per puntellare la situazione e dotarsi delle risorse necessarie al supporto del capitale circolante, lo scorso maggio la Suning della famiglia Zhang è riuscita a ottenere da Oaktree appunto un finanziamento da 275 milioni di euro a tre anni al tasso del 9% garantito dalle azioni del club in mano a Suning (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento è stato erogato a Great Horizon sarl, il veicolo lussemburghese che con il quale Suning controlla FC Inter, con l’idea che sarebbe poi stata Great Horizon a trasferire a FC Inter i capitali necessari per la gestione del business. Come infatti è stato e come BeBeez aveva segnalato nei giorni scorsi (si veda altro articolo di BeBeez).
Ora, leggendo la Relazione al bilancio 2020-2021 di Inter Media and Communication si trovano in calcoli complessivi degli esborsi condotti dall’azionista di riferimento nel corso di tutto l’esercizio, oltre a una precisazione circa la nuova catena di controllo dell’Inter.
Contestualmente al finanziamento erogato da Oaktree, infatti, oggi l’Inter è controllata dalla newco Grand Tower sarl (68,55%), da International Sports Capital spa (società che fa capo a LionRock, che ha il 31,05%) e azionisti di minoranza (0,4%). A sua volta Grand Tower è interamente controllata da Grand Sunshine sarl, che è interamente posseduta da Great Horizon sarl. Quest’ultima è parte della conglomerata cinese Suning Holdings Group. Ma questi sono dettagli. Quello che più è interessante è che a maggio e a giugno Grand Tower ha erogato alla squadra due finanziamenti soci, uno da 50 milioni e un altro da 25 milioni, in modo da supportarne il fabbisogno di liquidità e, viene precisato, quei finanziamenti sono stati a loro volta possibili attingendo ai finanziamenti ricevuti da finanziatori privati, il che significa Oaktree. Quindi, del totale di 275 milioni, a fine giugno restavano ancora 200 milioni a disposizione.
Questi 75 milioni di euro erogati tra maggio e giugno, si sono andati a sommare agli altri finanziamenti soci erogati all’Inter negli anni passati, ma in quest’ultimo esercizio la situazione finanziaria della squadra ha richiesto che ben 132,1 milioni di euro di questi finanziamenti soci fossero convertiti a riserve di capitale. La Relazione al bilancio (pag. 40) spiega inoltre che 15 milioni di questi 132,1 milioni si riferiscono a finanziamenti che sono stati erogati nel corso dell’ultimo esercizio e cioé ai 75 milioni di Oaktree e che quindi a bilancio a fine giugno restavano finanziamenti soci per 60 milioni.
Mentre questo succede al piano di sopra, Inter Media and Communication si deve attivare per rifinanziare il bond che scade nel 2022 e a questo proposito, già nella Relazione sui nove mesi si leggeva che il processo di rifinanziamento stava per partire. Ora la stessa cosa si legge nella Relazione al bilancio, che precisa anche che contestualmente deve essere rifinanziata anche la linea revolving della controllante Inter, che nel corso dell’esercizio è stata utilizzata per 50 milioni.