Interconnector Energy Italia, consorzio costituito da più società cosiddette “energivore” (consumatori industriali principalmente nei settori dell’acciaio, della carta e della chimica) ha comprato da Terna la società Monita Interconnector, titolare della interconnessione elettrica ad alta capacità che collega Italia e Montenegro, già realizzata e che sarà attiva da fine dicembre 2019 (si veda qui il comunicato stampa di Terna e qui quello di uno degli advisor). L’operazione ha un valore di 240 milioni di euro, corrispondenti al mandato di costruzione (EPC) dovuto a Terna per le attività necessarie alla realizzazione dell’opera, che sarà gestita da Terna per tutto il periodo di esenzione.
L’operazione sarà finanziata con un project financing da 231 milioni di euro erogato da un pool di banche italiane e internazionali guidato da Unicredit (banca agente) e composto da Banco Bpm, Cassa Depositi e Prestiti, Ing Bank, Mps Capital Services, Natixis, Société Générale e UBI Banca. L’operazione prevede anche un contratto di interest rate swap a totale copertura del rischio tasso sulla linea Senior del contratto di finanziamento.
Le banche sono state seguite nell’erogazione del finanziamento dallo studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, da Rina Consulting per la parte tecnica, da Poyry per la parte regolatoria e di mercato e da Italbroker per la parte assicurativa. Terna è stata supportata dallo studio legale BonelliErede. Arcus Financial Advisors e Herbert Smith Freehills – Studio Legale, rispettivamente financial advisor e consulente legale, hanno assistito Interconnector Energy Italia.
Monita Interconnector è titolare, per l’elettrodotto Italia-Montenegro, del diritto di esenzione all’accesso a terze parti (TPA) per una capacità di trasmissione di 200 MW e per un periodo di 10 anni a partire dalla data di esercizio commerciale della linea. L’interconnessione Italia-Montenegro ha una capacità complessiva di 600 MW, di cui 200 MW concessi in esenzione a Monita Interconnector. La linea è costituita da un cavidotto in corrente continua della lunghezza complessiva di circa 450 km, di cui 423 km sottomarini attraverso il Mare Adriatico. Il primo polo da 600 MW è stato completato nel corso del 2019 come previsto dal Piano di Sviluppo della rete di Terna approvato dall’ARERA.