Kairos Partners sgr ha scelto Electa Italia per costruire il portafoglio del suo nuovo Renaissance Eltif (Kairos Alternative Investment Sicav Renaissance Eltif), uno dei primi Pir alternativi sul mercato italiano (si veda qui il comunicato stampa), lanciato lo scorso settembre e in collocamento sino al 31 marzo 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
La parte core dell’Eltif punterà su pmi con interessanti prospettive di crescita, in particolare società italiane non quotate o quotate con una capitalizzazione inferiore ai 500 milioni di euro, segmento di mercato in cui Kairos vanta una lunga e consolidata esperienza grazie ai due gestori Massimo Trabattoni (Head of Italian Equity, con un lungo track record nel mondo degli investimenti in small e medium cap italiane) e Rocco Bove (Head of Fixed Income, che ha seguito sin dalla nascita, nei primi anni 2000, il mercato europeo delle obbligazioni high yield).
La porzione di portafoglio non quotata, nel limite massimo del 25%, sarà investita in operazioni riconducibili a obbligazioni convertibili o con warrant, club deal, pre-ipo e private equity, compatibilmente con la durata del fondo prevista per 6 anni, prorogabile sino a 8 (si vedano qui il Prospetto del fondo e qui il KID).
Creare un ponte tra capitali privati pazienti e imprese è diventata oggi una necessità per contribuire alla ripresa e allo sviluppo dell’economia reale e al contempo offrire agli investitori interessanti opportunità di valorizzazione dei patrimoni. Per sviluppare il progetto Eltif abbiamo voluto potenziare la nostra profonda conoscenza del tessuto imprenditoriale europeo e soprattutto italiano con l’expertise di Electa Italia, contribuendo così a creare un vero e proprio circolo virtuoso del risparmio. La finanza oggi si trova a ricoprire un ruolo molto importante che la porta ad adottare nuovi modelli di investimento per sostenere sempre di più la crescita delle imprese, anche in mercati esteri”, ha commentato Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos.
Non a caso Kairos ha scelto Electa Italia perché il team ha maturato un’esperienza significativa nella strutturazione di deal sul private market, inteso come private equity, club deal e pre-ipo. Su questi ultimi fronti, infatti, Electa Ventures, la controllante di Electa Italia, è stata promotore di una serie di Spac e di prebooking company, attività questa per la quale il fondatore del gruppo Electa, Simone Strocchi, ha conquistato una grande notorietà nel settore. Simone Strocchi, managing partner di Electa Italia, ha detto: “E’ ora più che mai urgente lo sviluppo di un ecosistema aperto a cui possano contribuire diverse eccellenze, attraverso soluzioni innovative di finanza industriale, per indirizzare capitali a sostegno delle imprese, condividendone le performance nel medio-lungo periodo”. Su questo tema si veda qui un commento di Strocchi per BeBeez dello scorso maggio).
Per Kairos si tratta in qualche modo di un ritorno alle origini, visto che inizialmente l’sgr aveva una sua attività di private equity, che poi era stata ceduta allo stesso team di gestione che nel 2006 aveva così costituito Consilium Private Equity sgr. Stefano Iamoni e di Antonio Glorioso, fondatori di Consilium, allora avevano infatti rilevato la gestione del Kairos Partners Private Equity Fund, che è stato poi completamente liquidato nel 2011 e al quale hanno poi fatto seguito vari altri fondi.
Tornando a Kairos, ricordiamo che lo scorso ottobre Guido Brera, socio fondatore e chief investment officer asset management, Bove, Trabattoni e altri manager chiave sono tornati azionisti di Kairos sgr, rilevando una partecipazione complessiva del 30%, mentre la banca svizzera Julius Baer mantiene la quota di maggioranza del 70% (si veda altro articolo di BeBeez). L’amministratore delegato ad interim, Fabrizio Rindi passerà il testimone a un nuovo ceo e a partire dal 2021 assumerà il ruolo di presidente. La banca elvetica aveva acquisito il 100% di Kairos nel gennaio 2018 e l’aveva poi messa in vendita nel dicembre dello stesso anno (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio settembre 2019, poi, il gruppo svizzero aveva annunciato anche le dimissioni dell’ex ad Fabio Bariletti, che aveva preso le redini dell’sgr soltanto nell’aprile 2019, per sostituire l’ad e fondatore Paolo Basilico, uscito dalla società (si veda altro articolo di BeBeez). Già in quell’occasione Kairos aveva dichiarato che avrebbe aperto il capitale a nuovi soci tra i dipendenti, in modo da allineare i loro interessi a quelli degli investitori.