di Gianluca Natoli
Nuova Solmine spa, società di Serravalle Scrivia (Alessandria) specializzata nella produzione e commercializzazione di acido solforico ed oleum, ha emesso un minibond ESG-linked a 5 anni da 3 milioni di euro, che è stato sottoscritto interamente UniCredit (si veda qui il comunicato stampa).
I proventi del bond saranno utilizzati per sostenere i piani di sviluppo che consentiranno di consolidare la transizione ecologica e la razionalizzazione degli asset logistici della società e l’espansione del mercato nell’area UE.
Nuova Solmine appartiene al Gruppo Sol.Mar, di cui rappresenta il core business in Italia e nel bacino del Mediterraneo per la produzione di acido solforico ed oleum alle varie concentrazioni. Di proprietà della famiglia Mansi, i cui più noti rappresentanti sono Luigi (presidente) e la figlia Antonella, la società è guidata dall’amministratore delegato Ottorino Lolini. Nuova Solmine, che conta oltre 100 dipendenti, ha chiuso il 2020 con ricavi per 68 milioni generando un ebitda di 6,7 milioni a fronte di un debito netto di circa 40 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Le attività produttive di Nuova Solmine si svolgono nei due stabilimenti di Scarlino (Grosseto) e Serravalle Scrivia (Alessandria). In quest’ultimo, sono utilizzati rifiuti a base di zolfo che vengono riciclati secondo il principio dell’economia circolare. Il mercato di Nuova Solmine interessa sia l’Italia, dove la società è leader, che l’estero, con particolare riferimento all’area Mediterranea (Francia, Spagna Marocco, Algeria, Tunisia, Israele, Turchia, Grecia), ma non solo. Una parte consistente delle vendite, infatti, è indirizzata in Portogallo ed in centro-sud America, dove l’acido solforico riveste un ruolo chiave nei processi di lavorazione dei metalli e di produzione di fertilizzanti.
Di pochi gironi fa, la notizia di una partnership tra Nuova Solmine ed Enel X, che consentirà l’installazione del primo impianto Orc (Organic rankine cycle) al mondo, in uno stabilimento per la produzione di acido solforico, con un risparmio di emissioni di Co2 atteso fino a 75mila tonnellate nei prossimi 20anni.
Ha dichiarato Lolini: “Per la Nuova Solmine l’emissione dei minibond rappresenta una nuova forma di finanziamento che contribuisce al rafforzamento della propria struttura finanziaria, permettendo alla società di raggiungere obiettivi di consolidamento e sviluppo della realtà produttiva in linea con i criteri fondamentali della sostenibilità”.
Andrea Burchi, regional manager Centro Nord di UniCredit, ha aggiunto: “La sostenibilità costituisce sempre più un fattore determinante nei percorsi di sviluppo delle imprese e UniCredit ne ha fatto un elemento chiave del proprio modello di business. Con questa operazione confermiamo il nostro impegno per il supporto ai piani di crescita delle aziende del territorio”.
Il green bond della Nuova Solmine segue solo di poche settimane analoghe emissioni, sempre sottoscritte da Unicredit, effettuate da Perrella Distribuzione, società specializzata nel la fornitura di prodotti alimentari per tutti i settori della ristorazione, che ha collocato un minibond sostenibile da 1,6 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez); quella di Syneos, capogruppo di Ergon che gestisce i marchi Despar e Altasfera per la Sicilia oltre al marchio ARD Discount, che ne ha collocato un altro da 2,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez); e quella di Cef Publishing, specializzata nel settore editoriale e nella progettazione e realizzazione di prodotti per formazione a distanza, che invece ha collocato un sustainability-linked da 2,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).