Fabric (BC) spa, la holding del gruppo Fedrigoni, ha riaperto per 125 milioni di euro il bond da 455 milioni collocato lo scorso aprile. I proventi dell’incremento dell’emissione serviranno a rifinanziare il debito contratto per l’acquisizione del gruppo Cordenons, produttore di carte fini e tecniche, annunciata a fine maggio. Bookrunner dell’operazione sono stati Bnp Paribas, Hsbc, Kkr e UBI Banca.
Il bond, che quindi oggi ha raggiunto la dimensione di 580 milioni di euro, ha scadenza novembre 2024 con opzione call dopo il primo anno, paga una cedola variabile pari al tasso euribor 3 mesi più 412,5 punti base ed è quotato all’Irish Stock Exchange.
Latham & Watkins ha assistito Fabric per i profili di diritto italiano, Kirkland & Ellis per i profili di diritto inglese e dello Stato di New York, mentre lo Studio Pirola Pennuto Zei & Associati ha assistito l’emittente per quanto concerne gli aspetti fiscali. Gattai Minoli Agostinelli & Partners, con Milbank Tweed Hadley & McCloy, hanno invece prestato assistenza ai bookrunner.
Bain Capital ha comprato il controllo del gruppo Fedrigoni lo scorso dicembre per 650 milioni di euro e aveva collocato il bond lo scorso aprile per rifinanziare l’operazione.
Come indicato dall’Offering Memorandum della riapertura del bond, Fedrigoni ha chiuso il 2017 con un fatturato di 1,081 miliardi di euro, un ebitda rettificato di 134,4 milioni e un debito finanziario netto di 94 milioni, dopo aver chiuso il 2016 con 1,054 miliardi, 140,8 milioni di ebitda e 129 milioni di debito finanziario netto. Il debito finanziario netto è poi salito a fine marzo a 567,5 milioni a fronte di un ebitda rettificato degli ultimi 12 mesi di 129,9 milioni, che considerando però anche Cordenons arriva a un pro-forma di 140 milioni.
Fondato nel 1888 e con sede a Verona, il gruppo è tra i maggiori operatori internazionali nella produzione e vendita di diversi tipi di carte e in particolare carte ad alto valore aggiunto, supporti speciali, prodotti di sicurezza e prodotti autoadesivi, oltre a essere l’unico produttore italiano di carta per banconote accreditato dalla Banca Centrale Europea per la produzione della carta filigranata dell’euro. Ed è proprietario, tra gli altri, dello storico marchio Fabriano.