Autotorino spa, il più grande gruppo privato in Italia attivo nella vendita di auto nuove e usate, ha rilevato il 100% di Trivellato Auto srl, società veneta specializzata nella rivendita di auto dei marchi Toyota e Lexus, sinora controllata da Trivellato Partecipazioni spa, e con 37 milioni di euro di ricavi nel 2019. L’operazione ha già avuto l’autorizzazione dell’Antitrust e il gradimento di Toyota Italia: l’accordo è pertanto operativo dallo scorso 13 gennaio. Nell’operazione, Autotorino è stata assistita da Osborne Clarke. Trivellato Auto è stata seguita da Zanetti & Partners di Vicenza (si veda qui il comunicato stampa).
Con l’acquisizione prosegue lo sviluppo per linee esterne del Gruppo Autotorino, guidato da Plinio Vanini, che, dopo la fusione del settembre 2019 con Autostar spa, guidato da Arrigo Bonutto e sua volta la più grande concessionaria auto del Veneto e Friuli Venezia Giulia (si veda altro articolo di BeBeez), ha compiuto un altro importante passo nella direzione della crescita nel Nord-Est e, in particolare, nel Veneto ,dove entra per la prima volta con il marchio Autotorino. Al centro dell’accordo sono le due concessionarie Toyota veronesi, di cui una è anche dedicata al mondo dell’ibrido premium Lexus. Si estende così la rete ufficiale dei servizi di vendita ed assistenza che Autotorino dedica a questi marchi, fino a oggi sviluppata tra Lombardia e Piemonte.
La fusione con Autostar aveva già dato luogo a una realtà composta da 1.500 collaboratori, oltre 260 mila clienti, 53 mila auto vendute e un fatturato aggregato pro-forma 2018 di 1,2 miliardi di euro. Il gruppo ha poi chiuso il 2019 con 1,24 miliardi di euro di ricavi, 40,9 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 118 milioni. Autotorino è concessionario ufficiale di 14 marchi (Hyundai, Mercedes Benz, Lexus, Toyota, Smart, Mitsubishi, KIA, Jeep, Subaru, Mini, BMW, BMW motorroad, Alfa Romeo, Fiat).
Ricordiamo che Autotorino nel settembre 2019 ha quotato all’ExtraMot Pro 10 milioni di euro di minibond a scadenza 12 settembre 2026 e cedola 3% (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione ne seguiva un’altra da 6 milioni di euro, quotata nel febbraio 2017 con scadenza nel febbraio 2022 e cedola 5,20%. Quel minibond era stato interamente sottoscritto dal fondo Anthilia Bond Impresa Territorio, gestito da Anthilia Capital Partners sgr insieme a Banca Popolare di Sondrio e a Credito Valtellinese (si veda altro articolo di BeBeez).