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iVision tech, pmi friulana quotata da agosto 2023 e attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole in acetato, nonché di occhiali combinati, proprietaria degli storici marchi dell’occhialeria francese d’alta gamma Henry Jullien, ha emesso due minibond per un totale di 7 milioni di euro. Un primo minibond, a scadenza 7 anni, è stato emesso per un massimo di 5 milioni di euro, con cedola pari al tasso euribo 6 mesi più 290 punti base, è destinato a investitori sofisticati e non (grazie alle previsioni del nuovo Regolamento UE 2020/1503/UE), che potranno sottoscriverlo, per tagli unitari di 10 mila euro, sulla piattaforma di crowdfunding Fundera di Frigiolini&Partners, sulla quale saranno indirizzati anche i clienti di CrowdFundMe, interessati agli investimenti obbligazionari, nell’ambito di una convenzione sottoscritta tra le due piattaforme a fine 2023. Un secondo minibond è stato poi emesso per un massimo di 2 milioni di euro con le medesime caratteristiche del primo minibond, con la differenza che sarà di taglio unitario da 50 mila euro e sarà riservato ai soli investitori professionali (si vedano qui il comunicato stampa di iVision e qui quello di Fundera e CrowdFundMe).
L’emissione di entrambi i bond si prevede si perfezionerà entro il prossimo giugno e per entrambi i titoli sarà chiesta l’ammissione alla quotazione su Euronext Access Milan. Frigiolini & Partners Merchant agisce nel ruolo di advisor, di listing partner di Euronext Access Milan per la quotazione sul mercato secondario, nonché di coordinatore di processo e servicer per la dematerializzazione presso Monte Titoli.
iVision ha chiuso il primo trimestre 2024 con 2,44 milioni di euro di ricavi netti (+9,9% dal primo trimestre 2023), un ebitda di 520 mila euroi (+10,4%) e un indebitamento finanziario netto di 3,46 milioni (da 2,71 milioni) (si veda qui il comunicato stampa). Il 2023 si era invece chiuso con 9,50 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 2,13 milioni (1,45 milioni rettificato), un utile netto di 130 mila euro e un debito finanziario netto di 2,71 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Il titolo ha chiuso la giornata di venerdì scorso a +3,17%.
Ricordiamo che in aprile 2021 iVision Tech, che ha il suo stabilimento di produzione vicino a Udine, ha acquisito dal Gruppo Safilo un ramo d’azienda per la produzione di occhialeria sito a Martignacco – Udine. L’operazione ha visto l’adesione al progetto di reindustrializzazione presentata dall’acquirente di 181 lavoratori su 212 in forza alla data di cessione. La cessione del ramo d’azienda ha fatto seguito al complesso percorso avviato da Safilo successivamente alla decisione della società di cessare l’attività nel sito friulano, a valle di intese raggiunte sia in sede sindacale sia governativa per l’utilizzo di ammortizzatori sociali e la contestuale ricerca di un investitore per la re-industrializzazione del sito produttivo.
I fondi raccolti con l’emissione dei bond saranno utilizzati da iVision Tech al fine di accelerare il percorso di crescita, principalmente per quanto riguarda l’apertura di nuovi mercati esteri e l’implementazione di nuovi prodotti a completamento dell’attuale gamma.
Stefano Fulchir, ceo di iVision Tech, ha commentato: “Come dichiarato in sede di ipo e confermato dalle acquisizioni dello storico brand francese Henry Jullien e dell’azienda produttrice di lenti oftalmiche IVILENS OOD, iVision Tech prosegue il suo percorso di crescita per linee esterne. Per farlo, abbiamo deciso di avvalerci di strumenti finanziari come i minibond che ci permetteranno di incrementare le risorse per aggiungere altri tasselli della nostra strategia di sviluppo e di dare una spinta a ISEE, il progetto innovativo di occhiali per non vedenti e ipovedenti sui quali stiamo lavorando con il nostro reparto R&D”.
“Riteniamo che in piena aderenza con il nuovo regolamento europeo 2020/1503 entrato definitivamente in
vigore lo scorso mese di novembre, la platea degli investitori di minibond aumenterà sensibilmente e la progressiva riduzione del taglio minimo avvicinerà nuove classi di investitori i quali, in un mondo perfetto (oggi non lo è ancora), potranno addirittura investire in piena esenzione da tassazione sulle cedole ricevute essendo questi strumenti PIR Compliant. Specularmente per le aziende (per il momento nella forma giuridica di spa, come nel caso di iVision) questa nuova doppia opportunità (mercato e investitori anche retail) rafforzerà quella che da sempre ci piace definire la politica dei due pozzi, ovvero una più equilibrata diversificazione delle fonti di provvista finanziaria che vede da un lato il ruolo del sistema bancario tradizionale e dall’altro il mercato. Saperle governare correttamente entrambe costituisce un valore aggiunto per le imprese”, ha commentato Leonardo Frigiolini, fondatore di F&P Merchant e amministratore delegato di Fundera.
E ha aggiunto il ceo della piattaforma CrowdFundMe, Tommaso Baldissera Pacchetti che, grazie a questo minibond, “gli investitori di CrowdFundMe possono utilizzare nuovi strumenti obbligazionari a rendimento cedolare per la costruzione di un portafoglio diversificato, affiancando tali opportunità all’equity crowdfunding e, tramite la nostra controllata Trusters, anche al lending crowdfunding”.