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Media-Maker spa, società italiana specializzata nella produzione e distribuzione di contenuti multimediali e
produzioni audio visive, quotata su Euronext Growth Paris dal luglio 2019, studia l’emissione di strumenti di debito per circa 10 milioni di euro o, in alternativa, l’erogazione di un finanziamento sempre da 10 milioni. Il titolo sulla notizia ha chiuso ieri invariato a 9,95 euro per una capitalizzazione di 19,9 milioni, quindi sostanzialmente pari a metà del valore del debito che la società vuole raccogliere.
Lo ha resto noto ieri la società, precisando di aver dato mandato a KNG Securities LLP per sondare il mercato e, in caso di risposta positiva, di organizzare un roadshow con investitori qualificati (si veda qui il comunicato stampa). Advisor finanziario co-arranger dell’operazione è Lucciola & Partners, mentre consulente legale è Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe).
I proventi della potenziale operazione saranno destinati alla crescita organica della società, che ha chiuso il 2020 con 45,6 milioni di euro di ricavi netti (+48,7% dai 30,6 milioni del 2019), un ebitda di 1,49 milioni (+4,1% da 1,43 milioni), un utile netto di 1,11 milioni (+92,4% da 0,58 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 1,8 milioni (da 0,8 milioni) e un patrimonio netto di 5,9 milioni (da 4,5 milioni) (si veda qui il comunicato stampa).
A fine luglio Dalton Management Sagl, socio al 41%, aveva esercitato il recesso con richiesta di restituzione dei conferimenti in natura e quindi Media Maker aveva deliberato la riduzione del capitale sociale, in misura corrispondente alle azioni detenute da Dalton (si veda qui il comunicato stampa di allora), riduzione del capitale che era poi avvenuta in agosto (si veda qui il comunicato stampa). L’ingresso di Dalton nella società si inquadrava nell’ambito di un progetto di integrazione volto allo sviluppo e alla commercializzazione di Totem interattivi, in forza del quale Dalton acquisiva nell’ottobre 2020, sottoscrivendo un aumento di capitale da 14,62 milioni di euro, una partecipazione in Media-Maker appunto pari al 41%, mediante il conferimento in natura del 51% del capitale sociale della controllata Ubilot srl, società attiva nello sviluppo e commercializzazione di piattaforme virtuali, e-commerce, utility, intelligenza artificiale, blockchain e gaming, e del ramo d’azienda costituito dell’attività della piattaforma tecnologica e software “Gaming Service Provider” (si veda qui il comunicato stampa di allora). Quel progetto di integrazione non si è poi però mai realizzato, anche per cause legate alla situazione pandemica.
Con l’uscita di Dalton, si leggeva nella nota di luglio, “la società intende intensificare le proprie attività nel settore video productions, con nuovi investimenti e risorse, finalizzate alla realizzaione di produzioni di serie e documentari televisivi per emittenti nazionali e internazioni di primo livello”. Tutte operazioni che richiedono appunto nuova finanza, che la società sta cercando come visto a debito.
Madia Maker è stata fondata nel 2017 da Patrizia Amicucci, imprenditrice del settore media, fondatrice di PubliA, poi acquisita da Jolly Pubblicità, e di Media-Club, poi acquisita da WPP. Nel 2016 ha cofondato Portobello, oggi quotata all’AIM Italia. Media Maker si era quotata a Euronext Growth Paris nel luglio 2019, dopo aver raccolto 2,5 milioni di euro dagli investitori, a seguito della sottoscrizione di un aumento di capitale da parte dell’allora ceo Pietro Peligra (attraverso HI Capital Advisors Ltd), già titolare del 12,5% e presidente anche di Portobello, e di Manuela Gallo (attraverso Camar Service sagl) e della conversione in equity di un bond convertibile (si veda qui il comunicato stampa di allora e qui il Documento di ammissione).
(Articolo modificato alle ore 17,30 del 13 ottobre 2021 – si pubblica il link al comunicato stampa di rettifica al precedente comunicato, in cui la società precisa che l’ipotesi di emissione di strumenti di debito è in alternativa a quella della ricerca di un prestito)