Nonostante una contrazione dei ricavi del 4% nel 2018 a quota 391,6 milioni, migliorano i conti complessivi di Piazza Italia, uno dei principali player del retail di abbigliamento, con presenza in Italia e all’estero, che ha adottato nuove politiche di sell-out e di riduzione dei costi di struttura, che hanno determinato un miglioramento della redditività (19,3 milioni di euro di ebitda, in linea con il 2017, ma un ebitda margin rettificato al 4,9% dal 4,7% del 2017) e un trend favorevole anche nel primo semestre 2019. Contestualmente il debito finanziario netto rettificato è sceso a 35,6 milioni dai 50,7 milioni di fine 2017, in ragione di flussi di cassa operativi positivi derivanti principalmente dalla più performante gestione delle rimanenze. La riduzione della PFN, unitamente ai maggiori margini reddituali hanno comportato un miglioramento del rapporto PFN su ebitda a 1,99 volte dalle 2,75 volte di fine 2017. 1,99x (2,75x al 31/12/2017). A fronte di tutto questo, l’agenzia di rating Cerved ha confermato ieri il rating B1.1 e messo nel luglio 2017 e già confermato il 28 settembre scorso (si veda qui il comunicato stampa).
Nel 2018 Piazza Italia aveva rimodulato la propria struttura del debito finanziario emettendo due minibond da 12 milioni e da 3 milioni di euro, finalizzati all’apertura di nuovi punti vendita e alla ristrutturazione di quelli esistenti. Nel dettaglio, la prima emissione era quella dell’aprile 2018, a scadenza 2024 e cedola del 5,25%, con struttura di rimborso amortizing a partire dal terzo anno (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre la seconda è quella del luglio 2018 da 3 milioni di euro a 6 anni, che era stato interamente sottoscritto da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 1999 a Napoli dalla famiglia Bernardo, Piazza Italia oggi conta oltre 2.500 dipendenti. La rete di vendita si basa su 169 punti vendita diretti in Italia e 133 negozi in franchising, di cui 55 all’estero, per un totale di oltre 150 mila metri quadri di negozi sul solo territorio italiano.