Equita Private Debt Fund II (EPD II) ha effettuato il suo primo closing a quota 100 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Si tratta del secondo fondo di private debt targato Equita Group e del primo gestito da Equita Capital sgr, la sgr lanciata da Equita Group un anno fa (si veda altro articolo di BeBeez).
La raccolta del fondo EPD II era partita nell’ottobre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Equita aveva preannunciato fin dal novembre 2018 il lancio del nuovo fondo (si veda altro articolo di BeBeez) e nel settembre 2019 era stata più precisa, indicando che sarebbe uscito entro la fine di quell’anno (si veda altro articolo di BeBeez). Il primo fondo, Equita Private Debt Fund, era stato lanciato nel 2016, gestito in delega da Equita sim per conto di Lemanik Asset Management sa. Tra il 2016 e il 2017 Equita Private Debt Fund aveva poi raccolto 100 milioni di euro.
Alla prima fase della raccolta del nuovo fondo hanno partecipato in maniera significativa i sottoscrittori del primo fondo, con in testa il Fondo Italiano d’Investimento, a cui si sono aggiunti altri primari soggetti istituzionali, tra cui l’European Investment Fund, quest’ultimo con un commitment significativo. Andrea Vismara, amministratore delegato di Equita, ha commentato: “Il first closing di Equita Private Debt Fund II è un altro importante passo del percorso di Equita nell’alternative asset management, in coerenza con gli obiettivi strategici di crescita e diversificazione del gruppo. Sono in molti ad aver creduto sin da subito nella nostra iniziativa e ad aver puntato sulle nostre capacità di gestione quando lanciammo il primo fondo di private debt nel 2016, in un contesto in cui l’asset class in Italia era pressoché sconosciuta. Siamo lieti che investitori del calibro del Fondo Italiano d’Investimento e del Fondo Europeo per gli Investimenti abbiano creduto in questo prodotto e nel team di investimento, dandoci il loro supporto già al primo closing”.
Ora si apre la seconda fase di raccolta del fondo, rivolta a investitori istituzionali italiani ed esteri, per raggiugnere l’obiettivo finale di 200 milioni e un hard cap di 250 milioni. Al pari del primo fondo di private debt di Equita, anche il secondo investirà prevalentemente in finanziamenti senior unitranche e subordinati a supporto di operazioni di private equity, con scadenze comprese tra 5 e 7 anni e ammortamento bullet. Anche il ritorno obiettivo sarà in linea con quello del primo fondo, oggi totalmente investito e che vanta un rendimento atteso lordo pari a circa 9,5%. EPD II beneficerà inoltre di una governance improntata sull’indipendenza dei processi decisionali e sull’allineamento degli interessi tra il team di gestione e gli investitori.
Paolo Pendenza, responsabile delle attività di private debt di Equita Capital sgr, ha commentato: “Siamo particolarmente soddisfatti del risultato raggiunto in un contesto di mercato sicuramente complesso. Il track record positivo del primo fondo e la capacità del team di private debt di indentificare con successo le nuove opportunità di investimento hanno permesso ad Equita Capital sgr di chiudere il first closing di Equita Private Debt Fund II a 100 milioni di euro, ponendo ottime basi per il raggiungimento dell’obiettivo finale di raccolta di 200 milioni nei prossimi dodici mesi”.
In concomitanza al first closing, il fondo avrà già completato quattro investimenti, pari a circa il 26% del target di raccolta totale, che, unitamente alla pipeline esistente, conferma la forte domanda per strumenti alternativi di finanziamento e l’abilità del team di identificare e chiudere con successo operazioni di investimento, anche in periodi di mercato difficili. Attraverso una linea di warehousing infatti, il team di private debt di Equita ha già completato due investimenti di tipo subordinato per il nuovo fondo EPD II, che saranno trasferiti al fondo previa autorizzazione da parte degli organi di governance, ed è in procinto di finalizzarne altrettanti entro la fine del mese di settembre, per un totale complessivo di circa 50 milioni investiti a tale data.
Equita è la principale banca d’investimento indipendente in Italia. La capogruppo Equita Group, quotata oggi sul segmento Star di Borsa Italiana, dopo un’ipo all’Aim nel novembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), vede nel suo azionariato i propri manager e dipendenti (con circa il 54% del capitale). Il gruppo ha annunciatolo scorso luglio l’acquisizione del 70% di KFinance, nota società di consulenza finanziaria indipendente italiana specializzata nell’m&a advisory (si veda altro articolo di BeBeez)
Equita Group ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi netti consolidati per 29,1 milioni (+14%) e un utile consolidato di 5,1 milioni (+27%). Nel secondo trimestre 2020 l’alternative asset management ha registrato ricavi netti in crescita del 67% rispetto al secondo trimestre 2019, da 1,3 milioni a 2,1 milioni, principalmente per effetto del recupero dei mercati che ha impattato positivamente la valorizzazione del portafoglio investimenti (si veda qui il comunicato stampa). Il Consiglio di amministrazione di Equita ipotizza di proporre nel 2021 la distribuzione di un dividendo di 0,18-0,20 centesimi per azione (rispetto ai 0,19 centesimi del giugno 2020).
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