Aprirà i battenti entro fine anno Luna Farm, il primo parco divertimenti a tema contadino in Italia. Sorgerà a Bologna, all’interno di FICO Eataly World. Il progetto è frutto della collaborazione tra la catena di punti vendita specializzata nell’alimentare italiano Eataly e il leader nella costruzione di attrazioni per parchi divertimenti Zamperla, ed è stato progettato dalla design company Team Park Project (si veda qui il comunicato stampa).
Costato 11 milioni di euro, il Luna Farm è stato presentato il 12 settembre scorso presso FICO da Alberto Zamperla, presidente di Zamperla Group, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Andrea Caldonazzi, ceo di Team Park Project e Luna Farm, Tiziana Primori, amministratore delegato di FICO Eataly World, insieme a Marilena Pillati, vicesindaco di Bologna, Andrea Segrè, presidente CAAB e Fondazione FICO, Alessandro Bonfiglioli, direttore generale CAAB e segretario generale Fondazione FICO, e Andrea Cornetti, direttore generale di Prelios sgr.
Il progetto FICO Eataly World è stato finanziato da Prelios sgr attraverso il Fondo PAI – Parchi Agroalimentari Italiani ed è gestito da Eataly World. Il project management di FICO Eataly World è stato gestito da Prelios Integra, leader in Italia nel settore dei servizi integrati di property & building management, project & construction management, engineering, due diligence, urban planning & real estate advisory e HSE. Nell’agosto 2018, il comparto A del Fondo PAI-Parchi Agroalimentari Italiani ha siglato con Starhotels un accordo quadro finalizzato alla locazione del nuovo hotel di Fico Eataly World di Bologna. Il nuovo hotel è un 4 stelle superior che nascerà dall’attento recupero strutturale e funzionale dell’ex mercato florovivaistico di Bologna. Avrà una superficie complessiva di circa 11.000 mq e ospiterà circa 200 camere, aree di servizio, meeting e conference room, area colazioni e caffetteria, reception, uffici, tre piscine, fitness center e spa (si veda qui il comunicato stampa).
Riguardo il nuovo Luna Farm, Cornetti ha spiegato: “Con il nuovo parco divertimenti a tema all’interno di FICO, il Fondo PAI-Parchi Agroalimentari Italiani prosegue nel progetto di investimento finalizzato allo sviluppo e alla valorizzazione del parco agroalimentare. È un nuovo tassello che integra l’offerta di intrattenimento per i clienti, nel rispetto dello spirito e della vocazione di FICO. Ricordiamo anche, in tale ambito, il nuovo albergo 4 stelle gestito da Starhotels, la cui apertura è prevista per fine 2020”.
Nel parco divertimenti, basato su un concept originale ideato per FICO, saranno presenti 15 attrazioni a tema e si potranno sperimentare in anteprima mondiale soluzioni di realtà aumentata e interattività sviluppate da Z+, consociata del gruppo Zamperla. Il luna park occuperà una superficie coperta di circa 6.500 metri quadrati, nell’area del CAAB – Centro Agroalimentare Bologna, dove sorge FICO. Il parco darà lavoro a 70 persone, di cui 50 operatori giostre e accoglienza selezionati da subito. Il parco si rivolge alle famiglie con bambini, che solo in Emilia-Romagna rappresentano una platea di oltre 1.235 mila nuclei; in sinergia con FICO avrà un bacino di attrazione nazionale ed internazionale.
Fondata negli anni ’60 ad Altavilla Vicentina, Zamperla è interamente controllata dall’omonima famiglia ed è specializzata nella progettazione, costruzione e noleggio di installazioni per parchi divertimento, in Italia e all’estero. Nel 1988 è diventata spa e ha fornito ben 7 attrazioni su 12 al lancio di Eurodisney a Parigi. Realizza parchi divertimento fin dal 2002, anno di apertura del parco mobile Victorian Gardens di New York, quale rilettura “estiva” in joint venture con la Donald Trump Corporation dell’area occupata dalla famosa pista di pattinaggio invernale Wollman Rink di Central Park. Zamperla ha poi fornito le giostre per parco divertimenti di Coney Island a Brooklyn (New York), dopo che nel 2009 il bando per la riapertura e gestione del parco è stato vinto dall’azienda americana Central Amusement International, che da anni si avvale esclusivamente di giostre prodotte dalla Antonio Zamperla. Anche in Italia la società ha installato attrazioni in diversi parchi, tra gli altri a Mirabilandia e Cinecittà World.
Zamperla è un emittente seriale di minibond. A oggi infatti ne ha emessi quattro. L’ultimo è un minibond da 1,5 milioni di euro emesso nel maggio scorso con scadenza aprile 2024, che è stato sottoscritto da Mediocredito Trentino Alto Adige (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza la società aveva emesso minibond short-term che erano stati quotati all’ExtraMot Pro rispettivamente nel dicembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), nell’ottobre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e nel dicembre 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Quei minibond sono ora tutti ormai scaduti da tempo. A differenza dei tre titoli precedenti, il quarto minibond non è stato quotato.
L’azienda ha chiuso il 2017 con 95,65 milioni di euro di ricavi (il 99% dei quali derivano dall’export), un ebitda di 9,43 milioni, con un debito finanziario netto di 9,37 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Eataly, la holding di controllo Eatinvest srl è partecipata al 20% da un club deal di investitori organizzato da Tamburi Investment Partners, che nel 2014 ha investito 120 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). La società ha chiuso il 2018 con ricavi per 532 milioni di euro (+14% dal 2017), ma con una perdita netta di 17,1 milioni (mentre nel 2017 la perdita era solo di un milione), per cui si dice che il progetto di ipo si stia allontanando a favore di un più probabile ingresso nel capitale di un nuovo socio, probabilmente cinese.