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Zenith Global, credit servicer del gruppo britannico Arrow Global specializzato nel servicing di esposizioni sia in bonis sia deteriorate, ha strutturato la cartolarizzazione di un portafoglio da 3 miliardi di euro di crediti in bonis erogati ad aziende italiane da Dexia, istituto di credito di diritto belga specializzato nel finanziamento di opere pubbliche e infrastrutture, che lo scorso anno ha inglobato l’italiana Dexia Crediop (si veda qui il comunicato stampa). Nell’ambito dell’operazione Zenith Global ha svolto i ruoli di Arranger, Primary e Master Servicer, Corporate Servicer e Calculation Agent. Contattata da BeBeez, Zenith non ha potuto rilasciare dettagli sulla struttura dell’operazione essendo questa oggetto di accordi di riservatezza con i governi francese e belga, azionisti di Dexia.
In ogni caso quest’ultima ha sottoscritto tutte le obbligazioni asset-backed emesse dall’spv, per cui alla fine dell’operazione l’istituto di credito si ritrova con dei titoli negoziabili e quindi più facilmente liquidabili. L’operazione infatti rientra nel processo di liquidazione degli asset del gruppo Dexia, a sua volta parte della procedura di risoluzione ordinata della stessa, concordata con la Direzione Concorrenza della Commissione UE alla fine del 2012. e resasi necessaria a seguito della situazione molto tesa in cui si era trovata Dexia a seguito dell’insolvenza della controllata americana FSA all’epoca del crollo di Lehman Brothers e anche delle difficoltà in cui si era trovata la tedesca Depfa, verso la quale Dexia era molto esposta.
L’intervento di salvataggio concordato con l’UE prevedeva l’immissione di mezzi freschi per 6,4 miliardi di euro da parte dei governi belga, francese e lussemburghese, nonché l’estensione di garanzie sui debiti di Dexia da parte degli stessi governi. Il management di Dexia, attualmente guidato dal ceo Pierre Crevits, è impegnato appunto nello smobilizzo dei crediti ancora in bilancio, ai fini della conclusione del processo di risoluzione ordinata, nel rispetto delle norme Ue sulla concorrenza. Il deal strutturato con Zenith copre la parte italiana, facente capo al Crediop.
“Dopo partnership operative simili con Arkéa in Francia e Mount Street in Irlanda, questo accordo con Zenith Global consente la continuità della gestione dei crediti italiani del Gruppo, al fine di garantire il modello operativo di Dexia nel contesto della sua risoluzione ordinata”, ha confermato Crevits.
Zenith Global a seguito della firma ha trasferito tutti i crediti italiani sulla sua piattaforma IT proprietaria. “Si conferma la crescita, la maturità e la posizione di leadership che la nostra azienda ha raggiunto negli ultimi 25 anni”, ha dichiarato Umberto Rasori, ceo di Zenith Global, che ha aggiunto: “Grazie ai rilevanti investimenti nella nostra piattaforma IT per la gestione del credito, e all’esperienza dei nostri team, siamo in grado di gestire direttamente operazioni particolarmente complesse, compreso il full servicing di elevati volumi di crediti sia in bonis che distressed”.
A questo proposito ricordiamo che all’inizio del 2024 Zenith ha effettuato la prima cartolarizzazione di crediti commerciali tramite blockchain, per 50 milioni di euro, sulla piattaforma Algorand (si veda altro articolo di BeBeez).
Attualmente Zenith, che gode di un rating “Strong” da parte di S&P (si veda altro aticolo di BeBeez), gestisce oltre 250 SPV di cartolarizzazione e più di 48 miliardi di euro, nel ruolo di Master Servicer ai sensi dell’art. legge 130/99 sulle cartolarizzazioni, di crediti in bonis, in sofferenza e UTP, insieme ad asset immobiliari.
A quest’ultimo proposito ricordiamo che all’inizio dello scorso marzo Zanith Global ha cartolarizzato l’acquisto per 24 milioni di euro di un’area di oltre 61.800 mq ceduta dal fondo Artemide gestito da Kryalos Sgr, tramite l’emissione di tre classi di bond da parte del veicolo Cobalto 4 SPV (si veda altro articolo di BeBeez)