Alter Domus, fornitore leader di soluzioni integrate per il settore degli investimenti alternativi, ha annunciato l’acquisizione di IPS Fund Services, una società con sede a Boston che offre servizi di gestione ai fondi di private equity e venture capital (si veda qui il comunicato stampa). L’acquisizione strategica è una pietra miliare nella strategia di crescita di Alter Domus in Nord America e rafforza ulteriormente la sua impronta sulla costa orientale. IPS Fund Services, con un patrimonio amministrato di 9 miliardi di dollari, si unirà al team globale di Alter Domus di oltre 1.000 professionisti del private equity per collaborare in tutte le regioni e supportare i clienti. IPS Fund Services ha una vasta esperienza in fondi multigiurisdizionali con competenze specifiche per classi di asset e una profonda conoscenza del cambiamento della conformità normativa e degli standard di rendicontazione. Gli asset manager dei mercati privati in Nord America continuano a richiedere soluzioni di amministrazione di fondi esternalizzate con servizi in tutta la catena del valore della gestione dei fondi e competenze multi-giurisdizionali. L’acquisizione amplierà l’impronta statunitense di Alter Domus da Chicago, dove l’azienda detiene una solida esperienza come fornitore leader di capacità di servizio del debito, a Boston, un importante hub per il settore del private equity statunitense e sede di un pool diversificato di amministrazione di fondi talento. Tutti i dipendenti di IPS Fund Services si uniranno ad Alter Domus e riferiranno a Paul Woods, Regional Executive North America.
Queen’s Park Equity ha annunciato il closig della raccolta del suo primo fondo di private equity, Queen’s Park Equity Partners I, che è stato sottoscritto in eccesso e chiuso al suo limite massimo di 185 milioni di sterline, superando il suo obiettivo di 150 milioni di sterline (si veda qui il comunicato stampa). Queen’s Park Equity è stato assistito nella raccolta da Sidley.QPE è una nuova società di private equity focalizzata sugli investimenti nei settori dell’istruzione, della salute e farmaceutica e dei servizi tecnologici in tutte le isole britanniche. Il team di Sidley team era guidato dall’Investment Funds partner Mateja Maher. Commentando la raccolta fondi, Jose Rodriguez e Jonny Kay, managing partner di QPE, hanno dichiarato: “Abbiamo trovato il supporto di Mateja e del team Sidley inestimabile per la chiusura del nostro fondo di debutto e apprezziamo molto i consigli mirati e reattivi durante tutto il processo”.
Josh, il clone indiano di Tik Tok ha raccolto più di 100 milioni di dollari da investitori mesi dopo che l’app per brevi video di proprietà cinese è stata bandita nel paese (si veda qui Reuters). L’app, Josh, è una delle numerose piattaforme di video brevi coltivate internamente che sono sorte da quando l’India ha bloccato il popolarissimo TikTok lo scorso giugno e che hanno attirato l’interesse degli investitori globali. VerSe Innovation, con sede a Bengaluru, che possiede Josh, ha raggiunto così la valutazione di oltre un miliardo di dollari a seguito dell’investimento. Tra gli investitori di questo nuovo round di Josh ci sono Google e Microsoft, ma anche AlphaWave, controllata dal gestore patrimoniale globale Falcon Edge Capital, così come hanno fatto gli investitori esistenti Sofina Group e Lupa Systems. VerSe possiede anche la piattaforma di notizie e contenuti Dailyhunt, che offre contenuti in più lingue indiane. Sempre nello stesso settore, a settembre, la piattaforma di condivisione di contenuti indiana ShareChat ha raccolto 40 milioni di dollari da investitori tra cui Twitter e Lightspeed Ventures, nel tentativo di guidare la crescita della sua nuova app per brevi video Moj. Sia Josh sia Moj sono stati installati su oltre 50 milioni di dispositivi ciascuno, secondo i dati del Play Store di Google.
Lo studio legale internazionale CMS ha coadiuvato lo studio americano Skadden Arps nell’ambito dell’implementazione degli aspetti operativi tesi alla riorganizzazione in Italia delle controllate del colosso americano della cosmetica Coty ai fini della successiva cessione al fondo di investimento KKR dei rami nel settore Professional Beauty e Retail Hair. Per KKR ha invece agito lo studio Baker McKenzie. L’operazione era stata annunciata lo scorso maggio (si veda altro articolo di BeBeez) e il closing è stato siglato il 1° dicembre (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, Coty ha condotto il carve outs delle sue attività di cura dei capelli e delle unghie, e quindi in sostanza dei marchi Wella e OPI, che è diventata una società a sé stante della quale KKR ha comprato una quota del 60% per 2,5 miliardi di dollari e Coty ha mantenuto il 40%.