Kline Hill Partners è a breve distanza dal suo obiettivo massimo di raccolta di un miliardo di dollari per il suo quarto fondo (si veda qui secondariesinvestors).L’operatore di private equity Usa ha infatti sinora raccolto 915 milioni di dollari, secondo un file depositato alla SEC. Il terzo fondo aveva chiuso invece la raccolta nel 2020 con 600 milioni di dollari di impegni e il secondo con 350 milioni due anni prima, mentre il primo fondo aveva raggiunto l’hard cap di 180 milioni nel 2017, superando facilmente la dimensione del fondo target di 120 milioni. Kline Hill è stato lanciato nel 2015 da Michael Bego, ex partner di Willowridge.
Il partner di Amazon in India, la società di private equity Samara Capital, ha in programma di raccogliere fino a 500 milioni di dollari per un nuovo fondo incentrato sull’India, che investa nei settori della vendita al dettaglio, della sanità, della tecnologia e della finanza (si veda qui businesstimes). La raccolta si dovrebbe chiudere nella seconda metà dell’anno. Il fondatore e managing partner di Samara Capital, Sumeet Narang, ha detto: “Abbiamo iniziato i roadshow e molti dei nostri investitori esistenti negli Stati Uniti, in Europa, nel Medio Oriente e nell’Asia del Pacifico hanno già sottoscritto un impegno”. Samara aveva chiuso la raccolta del secondo fondo nel nel 2013 con 125 milioni di dollari di impegni. Si dice che l’azienda avesse in programma di lanciare un fondo da 550 milioni di dollari nel 2018, ma poi non era mai seguito alcun annuncio ufficiale.
Il venture capita indiano IvyCap Ventures ha raggiunto i 16 miliardi di rupie indiane di impegni (214 milioni di dollari) per il primo closing della raccolta del suo terzo fondo, tre volte di più di quanto ha raccolto per il suo secondo veicolo (si veda qui economictimes). IvyCap punta a raccogliere fino a 25 miliardi di rupie in totale. Obiettivo del fondo è investire in round di Serie A, creando un portafoglio di 20-30 aziende. Gli investitori del nuovo fondo iincludono la State Bank of India, la HDFC Life e Life Insurance Corporation of India. IvyCap ha raccolto 2,4 miliardi di rupie per il suo primo fondo nel 2014 e 5,35 miliardi per il secondo fondo nel 2020. Gli investimenti effettuati da IvyCap nel corso degli anni hanno incluso la startup indiana di prestito peer-to-peer e mercato del credito Lendbox e il rivenditore di abbigliamento online eShakti.
Quantum Energy Partners punta a raccogliere 2,25 miliardi di dollari per un nuovo fondo che erogherà prestiti alle compagnie petrolifere e del gas statunitensi e alle società energetiche che si stanno allontanando dai combustibili fossili (si veda qui USNews). Fondata nel 1998, Quantum continua a essere una delle società di private equity più attive nel settore del petrolio e del gas ma, come altre che hanno tradizionalmente investito negli idrocarburi, sta dedicando più tempo a forme di energia più pulite. La raccolta fondi di Quantum arriva quando i prezzi del greggio negli Stati Uniti si avvicinano a 100 al barile per la prima volta dal 2014, spinti da vincoli di offerta e preoccupazioni geopolitiche come le rivendicazioni della Russia sull’Ucraina. Molte banche non si sentono ancora a proprio agio nel concedere prestiti alle piccole e medie società statunitensi di esplorazione e produzione di petrolio e gas perché stanno subendo perdite dovute ai precedenti crolli dei prezzi dell’energia, cedendo quote di mercato a società di private equity come Quantum che sono disposte a farsi avanti e fornire credito. Il fondo avrà due comparti: uno da 1,5 miliardi di dollari per i prestiti ai produttori di petrolio e gas e un altro da 750 milioni di dollari per le aziende che sostengono la transizione dai combustibili fossili. Gli investitori possono scegliere se vogliono investire in uno o in entrambi. È il secondo fondo di debito energetico per Quantum. La società di investimento con sede a Houston aveva infatti raccolto nel 2019 un fondo di 1,6 miliardi di dollari che è stato utilizzato per fornire credito strutturato e finanziamenti mezzanine alle compagnie petrolifere e del gas, tra cui Devon Energy Corp e Antero Resources Corp.
Insight Partners, società di investimento software globale con sede a New York, 27 anni, ha chiuso la raccolta del suo dodicesimo fondo di punta con 20 miliardi di dollari di impegni (si veda qui opalesque). Il fondo segna la più grande raccolta fondi di Insight Partners fino ad oggi, che ha ricevuto un forte sostegno sia da investitori di lunga data che da nuovi importanti investitori. La somma è più del doppio del suo precedente fondo, che aveva chiuso la raccolta a 9,5 miliardi di dollari nell’aprile 2020. Con questa nuova raccolta, gli asset in gestione di Insight Partners superano ora i 90 miliardi di dollari. Il Fondo XII è anche una delle più grandi raccolte fondi globali fino ad oggi dedicate all’investimento in tecnologia ad alta crescita, software e startup Internet e società scaleup. “Con investimenti in aziende provenienti da ogni angolo del globo, Insight ha sempre mantenuto la convinzione che le grandi aziende di software possono avere origine da qualsiasi luogo e, con il giusto partner strategico, espandersi rapidamente in nuovi mercati”, ha affermato Jeff Horing, co-fondatore e managing partner di Insight Partner, che ha aggiunto: “Il Fondo XII segna una pietra miliare significativa per l’azienda, ma soprattutto garantisce che abbiamo il capitale per aiutare le migliori società di software del mondo a crescere e decollare”.
Apollo prevede di impiegare 50 miliardi di dollari in energia pulita e capitale per il clima nei prossimi cinque anni, insieme a un allontanamento segnalato dai combustibili fossili nel suo prossimo fondo di punta (si veda qui newprivatemarket). Apollo punta inoltre a impiegare più di 100 miliardi di dollari per la strategia entro la fine del decennio, sottolineando che sono necessari circa 4,5 trilioni di dollari di investimenti all’anno per raggiungere lo zero netto globale entro il 2050. Il fondo precedente di Apollo, il fondo IX, da 24,6 miliardi di dollari, aveva investito soltanto in due società che forniscono servizi al settore petrolifero e del gas, mentre più in generale Apollo ha investito oltre 19 miliardi di dollari negli ultimi cinque anni nella transizione energetica e negli investimenti legati alla sostenibilità, supportando aziende e progetti nel settore dell’energia pulita e delle infrastrutture, tra cui eolico offshore e onshore, solare, stoccaggio, combustibili rinnovabili, veicoli elettrici come nonché un’ampia gamma di tecnologie per facilitare la decarbonizzazione.