Bain Capital, Advent International e Clessidra stanno studiando l’emissione di un bond da un miliardo di euro per finanziare in parte l’acquisizione dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (Icbpi). Lo ha rivelato ieri Ifr, precisando che i tre fondi stanno selezionando in questi giorni le banche collocatrici, con Goldman Sachs in pole position. (si veda Reuters)
I tre fondi sono attualmente in due diligence esclusiva sul gruppo specializzato in servizi e sistemi di pagamento e di clearing, al quale fa capo CartaSì. La scorsa settimana il numero uno di Clessidra Claudio Sposito aveva detto che la firma del contratto di acquisto è attesa per il 19 giugno.
Come noto (si veda altro articolo di BeBeez), il terzetto si è portato a casa la vittoria avanzando due proposte alternative: da un lato una valutazione di Icbpi di 2,15 miliardi di euro da finanziarsi per il 50% a leva; e dall’altro, un’offerta da 2 miliardi che prevede però equity per 1,7 miliardi più l’acquisto delle minorities del gruppo Icbpi compreso circa il 6% di Cartasi per 75 milioni.
La cordata concorrente CVC-Permira aveva invece offerto per le minorities 50 milioni e per il gruppo sempre i 2,05 miliardi e leva al 15%.
Il via libera all’operazione e la scelta della struttura, comunque, dovrà passare da Banca d’Italia, visto che oggetto della vendita è una banca e che gli azionisti venditori sono a loro volta banche. Attualmente Icbpi è infatti controllato da Credito Valtellinese (20,39%), Banco Popolare (9,62% + 5,76% in capo a Holding di Partecipazioni Finanziarie), Bper (8,69%), Popolare Vicenza (9,99%), Veneto Banca(9,99%), Iccrea (7,92%), Popolare Cividale (5,14%), Banca Popolare di Milano (5%) e Ubi Banca (5,14%).