![Gianluca Garbi](https://bebeez.it/wp-content/blogs.dir/5825/files/2015/03/gianlucagarb.jpg)
Banca Sistema collocherà sul mercato 38,98 milioni di azioni, corrispondenti al 48,47% del capitale, Ottenuto il via libera di Borsa italiana a e di Consob alla quotazione e alla pubblicazione del prospetto informativo, venerdì 19 giugno l’istituto specializzato nel factoring di crediti verso la pubblica amministrazione ha annunciato i dettagli dell’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione che lo porterà allo sbarco sul listino al segmento Star ai primi di luglio.
L’offerta pubblica è partita venerdì scorso e si concluderà lunedì 29 giugno, mentre quella istituzionale è già partita (si veda altro articolo di BeBeez e scarica qui il comunicato stampa). La forchetta di prezzo indicativa per l’Ipo è stata fissata tra 3,50 e 4,35 euro per azione, per un valore della banca, quindi, compreso tra i 246,5 e i 306,3 milioni di euro, prima dell’aumento di capitale .
La quota di aumento di capitale riguarderà un massimo di 10 milioni di azioni, per un valore, quindi, compreso tra i 35 e i 43,5 milioni di euro. In caso di integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale, la capitalizzazione di Banca Sistema sarebbe quindi compresa tra 281,5 e 349,8 milioni di euro
A vendere i restanti 28,98 milioni di azioni in collocamento, sarà soltanto il fondo di private equity Rbs Special Opportunities Fund (che oggi controlla il 46, 69% della banca, tramite Sof Luxco sarl). Il fondo è disposto a cedere la sua intera quota, se dovesse scattare la greenshoe di ulteriori 3,9 milioni di azioni, pari al 10% delle azioni oggetto dell’offerta.
L’offerta pubblica dedicata agli investitori retail e ai dipendenti della banca riguarda invece 3,9 milioni di azioni, mentre agli investitori istituzionali sono destinati al massimo 35,08 milioni di azioni.
In occasione della conferenza stampa di presentazione dell’opvs, l’amministratore delegato Gianluca Garbi ha spiegato che grazie all’aumento del capitale Banca Sistema punta a crescere anche per acquisizioni, magari cogliendo le opportunità che potrebbero nascere dal consolidamento del settore bancario italiano, visto che alcune banche potrebbero cedere la propria attività di factoring. L’aumento di capitale servirà inoltre a finanziare lo sviluppo delle nuove linee di business come la cessione del quinto e i finanziamenti alle pmi, a diversificare il business e rafforzare i presidi commerciali sul territorio.
L’AD ha poi sottolineato che la società non ha ancora una politica dei dividendi, ma che non distribuirà cedola nel caso il ‘total capital ratio’ risulti inferiore al 14%.