L’operazione di buyout su Bormioli condotta nel 2011 dal fondo Vision Capital è entrata nel mirino della Guardia di Finanza. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, confermando quanto riferito nei giorni scorsi da Debt Wire a proposito di un’indagine aperta dalla GdF sul gruppo produttore di recipienti in vetro controllato dal fondo anglosassone, da quando nel 2011 ne ha rilevato il 94,1% del capitale sociale finanziandosi con un bond high yield da 250 milioni.
Il motivo dell’indagine non è ancora chiaro. Da un lato sembra che la GdF abbia avanzato l’ipotesi di false comunicazioni in bilancio (art. 2621 codice civile), ma dall’altro sembra in realtà più probabile che si tratti dell’ennesima sortita su mandato dell’Agenzia delle Entrate che da tempo ha nel mirino le operazioni di Lbo con l’obiettivo di recuperare il denaro che non è finito nelle casse dell’Erario in occasione dei passati leveraged buyout (si veda altro articolo di BeBeez). Operazioni, peraltro, quelle di Lbo, che il codice civile riconosce come legittime sin dal marzo 2003, quando è stato introdotto l’art. 2501-bis. Tuttavia, sul fronte fiscale non esiste un’interpretazione ufficiale delle norme ed è per questo che il tema lascia spazio di manovra alle Fiamme Gialle, creando non poca preoccupazione tra gli operatori di private equity e tra gli investitori .
L’Agenzia delle Entrate contesta in sostanza tutte le operazioni di merger leveraged buy out (Mlbo) che si configurano cioè quando una newco acquisisce, indebitandosi, il controllo o la totalità del capitale di una società target e si poi fonde con quest’ultima, portando con sé quindi anche il debito. L’Agenzia delle Entrate con i suoi rilievi punta in genere a evitare che la base imponibile, costituita dalla società target, venga ridotta per effetto degli interessi passivi connessi al finanziamento assunto per la realizzazione dell’acquisizione.
In ogni caso, lo scorso 20 maggio, Bormioli Rocco Holdings sa ha reso noto con un comunicato (scarica qui il comunicato stampa) di aver “ricevuto notizia che la sua controllata Bormioli Rocco spa è stata sottoposta a un’indagine da parte della Guardia di Finanza in Italia”. La nota precisa anche che “Bormioli Rocco Holdings ritiene che sia Bormioli Rocco Holdings sia le proprie controllate (il gruppo Bormioli Rocco) si sono sempre attenute alle leggi e ai regolamenti vigenti e coopereranno completamente con le autorità competenti”.
Bormioli Rocco spa a fine aprile aveva annunciato la riorganizzazione delle sue business unit in quattro distinte società (Pharmaceutical Glass; Pharmaceutical Plastic; Tableware and Food & Beverage), che segue la cessione delle attività nella cosmetica (si veda altro articolo di BeBeez).