Si chiude finalmente con un esito positivo la lunga e complessa vicenda di Borsalino, che finirà ufficialmente nel portafoglio di Haeres Equita srl, la holding di private equity dell’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio (si veda qui AlessandriaOggi).
Haeres Equita ha infatti vinto l’asta per acquistare capacità produttiva e negozi nell’ambito del fallimento della società decretato dal Tribunale di Alessandria, dopo aver revocato a fine dicembre 2016 l’ammissione di Borsalino al concordato preventivo (si veda altro articolo di BeBeez)
L’iconico cappellificio aveva chiesto e ottenuto l’ammissione al concordato in bianco nel maggio del 2015 (si veda qui altro articolo di BeBeez e il decreto di ammissione alla procedura di concordato in bianco), a seguito del crac del socio di riferimento Marco Marenco e a valle di un accordo che prevedeva l’impegno di Philippe Camperio, finanziere italiano a capo della ginevrina Quest Partners, di affittare il ramo d’azienda sino al 31 maggio 2017, allo scopo di divenirne successivamente proprietario, investendo un totale di 23 milioni di euro, attraverso appunto Haeres Equita srl.
Ma Camperio non si è dato per vinto. Da un lato, nel giugno 2017 ha rilevato per 17,5 milioni di euro il marchio Borsalino da Mediocredito, che lo aveva in pegno a fronte di un finanziamento mai onorato (e questo perché, se nel frattempo l’azienda Borsalino fosse andata in asta, l’eventuale compratore avrebbe poi dovuto fare i conti con l’imprenditore). Dall’altro Camperio ha ottenuto dai curatori fallimentari il contratto d’affitto fosse prorogato fino a 31 luglio 2018, in modo tale da trovare nel frattempo una soluzione per rilevare il cappellificio. Inizialmente si era parlato di un possibile socio cinese (si veda altro articolo di BeBeez), ma alla fine Camperio ce l’ha fatta da solo.
E questo, peraltro, dopo un duro scontro con i curatori, che nel frattempo avevano fatto sequestrare il marchio a Camperio, per poter mettere in vendita l’intero pacchetto aziendale. Pochi giorni fa, su istanza del procuratore Tiziano Masini, i giudici hanno disposto il dissequestro. Intanto Camperio ha raggiunto un accordo transattivo proponendo una nuova offerta d’acquisto diventata base d’asta disposta dalla procedura di fallimento. Alla quale, nei giorni scorsi, si è presentato solo il suo fondo che, con 6,4 milioni di euro ha rilevato sito produttivo, macchinari e competenze dei 120 dipendenti.
Borsalino ha chiuso il 2017 con 17,5 milioni di euro di ricavi, in linea con il 2016. Il nuovo piano industriale prevede l’apertura di un flagship store a New York entro fine 2019, mentre a fine settembre sarà lanciata una nuova piattaforma di e-commerce.