La proprietà di Cassiopea, il più grande giacimento italiano di gas passa di mano e diventa del fondo di private equity Carlyle, che ha siglato un accordo vincolante per acquisire un portafoglio di attività di esplorazione e produzione (E&P) in Italia, Egitto e Croazia, dal gruppo britannico Energean, quotato a Londra, operatore internazionale focalizzato su sviluppo, esplorazione e produzione di idrocarburi nelle aree del Mediterraneo (si vedano qui il comunicato stampa di Carlyle e qui quello di Energean).
Energean aveva acquisito questo portafoglio di attività prevalentemente legate al gas nel dicembre 2020, quando aveva acquisito Edison Exploration&Production spa (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale) per 284 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa di allora), rispetto a un valore iniziale concordato di 750 milioni di dollari a seguito della modifica del perimetro dell’operazione (si veda qui il comunicato stampa di allora) L’accordo prevedeva un corrispettivo ulteriore fino a 100 milioni di dollari, subordinato all’entrata in produzione proprio del campo gas Cassiopea in Italia.
Ammonterà invece fino a un massimo di 945 milioni di dollari l’enterprise value di quest’ultima operazione, realizzata dal fondo Carlyle International Energy Partners, cifra che, come sottolineato dal venditore, rappresenta una valutazione più che tripla rispetto al valore d’acquisto effettivo.
Secondo quanto riportato da Reuters, invece, gli analisti della banca d’investimento americana Jefferies stimano il valore patrimoniale netto di quanto la società quotata alla Borsa di Londra sta vendendo in 1,28 miliardi di dollari, il che implica uno sconto del 26% dal loro punto di vista.
Energean ha chiarito che i proventi in contanti derivanti dalla transazione saranno usati sia per rimborsare un bond corporate da 450 milioni sia per finanziare un extra dividendo di 200 milioni di dollari.
La conclusione dell’operazione è subordinata alle consuete approvazioni normative in Italia e in Egitto oltre che alle approvazioni antitrust in Italia, Egitto e nel Mercato Comune dell’Africa Orientale e Meridionale, e anche all’approvazione da parte degli azionisti di Energean visto che costituisce una transazione di Classe 1 ai sensi del regolamento di quotazione della società britannica.
Per quanto riguarda i tempi, l’operazione è soggetta al soddisfacimento delle condizioni entro la data limite del 20 marzo 2025 (o altra data concordata da Energean e Carlyle), e il completamento è attualmente previsto entro la fine del 2024.
Nell’ambito dell’accordo, inoltre, è previsto che il personale di Energean Italia (che include la Croazia) e di Energean Egitto continui a lavorare sotto la proprietà di Carlyle, che si è impegnata a garantirne la continuità per 18 mesi dopo il completamento del deal.
Per quanto riguarda Energean, Rothschild & Co ha agito in qualità di consulente finanziario e, nella misura necessaria, di sponsor della società, mentre e White & Case è stato advisor legale della stessa (si veda altro articolo di BeBeez International).
Il gruppo Energean è una delle principali società indipendenti focalizzate sulla produzione di gas naturale, esplora e investe in nuove idee e soluzioni per produrre energia in modo efficiente, a basso costo, con una ridotta impronta di carbonio.
Energean Italy è la società responsabile delle attività di produzione di gas naturale e petrolio nonché dei processi di transizione energetica e decarbonizzazione, in Italia, che opera nel nostro paese dal 2020, mentre a livello globale il gruppo è in Italia da 70 anni. Con un organico di circa 180 dipendenti, gestisce tutte le attività in Italia, anche in ottica di progetti di transizione energetica, tra tutti gli studi in ambito di Carbon Capture & Storage (CCS). Cassiopea, sviluppato congiuntamente con Eni in qualità di operatore, si trova nel canale di Sicilia ad oltre 30 km di distanza da Gela e circa 600 metri di profondità, ed è il più grande campo di gas naturale italiano, la cui produzione è prevista a partire dall’estate 2024.
La vendita consente a Energean di razionalizzare il portafoglio e di concentrarsi sulla strategia di sviluppo del gas, sostenuta dal giacimento di Karish in Israele e dalla recente acquisizione del giacimento di Anchois in Marocco, di dismettere asset a vita avanzata, eliminando oltre il 60% di alcune passività, migliorare la generazione di flussi di cassa liberi nel breve-medio termine, consentendo anche 7,5 milioni di dollari di risparmi all’anno.
“Quest’operazione rappresenta un nuovo entusiasmante capitolo per Energean. Oggi abbiamo realizzato un ritorno significativo sull’investimento fatto quando abbiamo acquisito questo portafoglio più di quattro anni fa”, ha detto Mathios Rigas, amministratore delegato del gruppo britannico. “L’operazione è in linea con la nostra strategia e con la capacità di Energean di massimizzare il valore per i nostri azionisti. La transazione mantiene il nostro approccio altamente disciplinato all’allocazione del capitale, come dimostrano le metriche relative, che si arricchiscono di un dividendo speciale anticipato. Guardando al futuro…la nostra attenzione si concentrerà ora sulla creazione di maggior valore dai nostri asset in Israele e sulla valutazione di nuove opportunità che si adattino ai principali fattori di business di Energean: il pagamento di un dividendo affidabile, la riduzione della leva finanziaria, la crescita e il nostro impegno per la Rete Zero”
“Siamo lieti di aver acquisito questo portafoglio di asset di alta qualità in Italia, Egitto e Croazia, Paesi che stanno attivamente incoraggiando lo sviluppo di nuovo gas, che riteniamo avrà un ruolo centrale nella transizione energetica”, ha aggiunto Bob Maguire, co-head of Carlyle International Energy Partners, ha commentato. “Non vediamo l’ora di sostenere la trasformazione di questi asset in una piattaforma E&P scalabile nel Mediterraneo, attraverso l’esecuzione di sviluppi a breve termine, lo sblocco di opportunità di crescita organica, le fusioni e acquisizioni e l’accelerazione della realizzazione dei piani di decarbonizzazione esistenti”.
Per quanto riguarda gli acquirenti, il capitale della transazione proverrà come detto dalla piattaforma Carlyle International Energy Partners, fondo di private equity che investe in opportunità energetiche in Europa, Africa, America Latina e Asia. La strategia prevede la creazione di una società E&P autonoma nel Mediterraneo, da far crescere sia in modo organico sia mediante operazioni di m&a, che sarà guidata da Tony Hayward, ex ceo di BP e ora presidente esecutivo di SierraCol, in cui Carlyle ha investito, così come in altre realtà dell’energia quali Neptune Energy, di cui detiene il 30,6% (China Investement Corporation, ha il 49%, CVC Capital Partners il 20,4%) e Assala Energy. E’ interessante notare che il giorno dopo aver comunicato l’accordo con Energean, Carlyle ha chiuso la vendita di Assala alla compagnia nazionale petrolifera del Gabon per un valore stimato in 1,3 miliardi di dollari (si veda qui la Reuters).
Fra le attività di Carlyle nell’energia, ricordiamo che a febbraio di quest’anno mediante la controllata Telis Energy, piattaforma attiva in Europa nello sviluppo di energia rinnovabile, ha comunicato il lancio della sua controllata italiana, Telis Energy Italy, con l’obiettivo di sviluppare entro il 2030 una pipeline di 3 GW di progetti ibridi e di progetti di accumulo energetico (si veda altro articolo di BeBeez).