![Il titolo Cerved a Piazza Affari](https://bebeez.it/files/2019/03/Schermata-2019-03-08-alle-06.21.37-1024x557.png)
Cerved Group capitalizza ormai poco meno di 1,8 miliardi di euro a Piazza Affari, alla chiusura di ieri a 9,525 euro per azione, in leggero rialzo (+1,33%), dopo il balzo di mercoledì 6 marzo, che ha portato le quotazioni a 9,4 euro dagli 8,2 euro di lunedì 4 marzo. A spingere le quotazioni è stata la notizia diffusa da Reuters che Advent International sta valutando appunto un’offerta da 1,8 miliardi di euro di equity value per il gruppo specializzato in analisi del rischio di credito e nel credit management, che quindi verrebbe valutato oltre 2,3 miliardi di euro, debito compreso.
I rumor a proposito dell’interesse di un grande investitore al delisting di Cerved si inseguivano da settimane e infatti il titolo aveva gradualmente guadagnato terreno dai minimi di inizio dicembre, quando le quotazioni viaggiano attorno ai 6,5 euro per azione, ai minimi del febbraio 2016.
Guidato dall’amministratore delegato Gianandrea De Bernardis, il gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi consolidati (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti) in crescita del 16,1% a 458,1 milioni di euro dai 394,4 milioni del 2017, soprattutto grazie al contributo della divisione Credit Management che da sola è cresciuta del 58,2% a 149,3 milioni, in parte per crescita organica del business, ma in parte grazie alle partnership industriali di natura straordinaria per la gestione dei crediti in sofferenza con Banca Popolare di Bari (si veda altro articolo di BeBeez) e Banca Mps (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte della redditività, Cerved ha registrato nel 2018 un ebitda rettificato in aumento del 14,8% a 208.5 milioni dai 181,7 milioni del 2017, anche in questo caso grazie a un balzo compiuto dalla divisione Credit Management, il cui ebitda è quasi raddoppiato, passando a 52,4 milioni e un utile netto rettificato in rialzo addirittura del 24,5% a 117,1 milioni dai 94,1 milioni del 2017, in presenza di un debito finanziario netto di 547,4 milioni, dai 474,2 milioni del
2017, pari a 2,6 volte l’ebitda degli ultimi 12 mesi, nonostante gli esborsi per acquisizioni e per il buyback azionario.
Cerved era sbarcato a Piazza Affari nel giugno 2014 (si veda altro articolo di BeBeez) a 5,1 euro per azione, nella parte bassa della forchetta 5-5,25 euro. Allora il gruppo era controllato da CVC Capital Partners, che in ipo aveva ceduto una quota di 39 milioni di azioni, incassando 198 milioni di euro. In ipo l’equity value del gruppo (prima dell’aumento di capitale) era stato valutato 765 milioni per una valorizzazione, debito compreso (730 milioni a fine marzo 2014) pari a circa 1,5 miliardi, cioé poco meno di 10 volte l’ebitda del 2013 (151 milioni).
CVC è uscito definitivamente dal capitale di Cerved nel novembre 2015 (si veda altro articolo di BeBeez), vendendo con procedura di accelerated bookbuilding per 312 milioni di euro il pacchetto azionario residuo a 6,55 euro per azione, pari al 24,4% del capitale. In precedenza CVC aveva ceduto altre quote di capitale, incassando 190 milioni a settembre 2015 per il 14,87% a 6,55 euro (si veda altro articolo di BeBeez) e 203,2 milioni nel maggio 2015 a 6,35 euro per azione per il 16,41% (si veda altro articolo di BeBeez).
CVC aveva comprato il controllo di Cerved nel gennaio 2013 (si veda altro articolo di BeBeez), acquisendolo dai colleghi Bain Capital e Clessidra sulla base di una valutazione di 1,13 miliardi di euro, pari a un multiplo di circa 8 volte l’ebitda del 2012 che era stato di 143 milioni.