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Clessidra Private Equity sgr ha annunciato ieri la costituzione di Argea, il nuovo polo del vino nato dall’integrazione di Botter e Mondodelvino, entrambe società del portafoglio del fondo Clessidra Capital Partners 3 (si veda qui il comunicato stampa).
L’assetto azionario del gruppo vede ora una holding, partecipata in maggioranza dal fondo Clessidra, con un importante quota della famiglia Botter e una presenza della famiglia Martini e del management. Ricordiamo che nell’aprile 2021 Clessidra aveva annunciato l’acquisizione della maggioranza di Mondodelvino dalla famiglia Martini, fondatrice dell’azienda insieme a Roger Gabb e Christoph Mack nel 1991. La famiglia Martini era rimasta nella compagine azionaria, rivestendo incarichi operativi di rilievo, insieme al resto del top management dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). A Clessidra oggi, attraverso Venere spa, fa capo il 93,15% del capitale di Mondodelvino. In precedenza, nel marzo 2021, il fondo Clessidra 3 aveva acquisito il controllo di Botter (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione i venditori erano stati il fondo IDeA Taste of Italy, gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, che nel gennaio 2018 aveva rilevato il 22,5% della società (si veda altro articolo di BeBeez) assieme ad Annalisa, Alessandro e Luca Botter, esponenti di terza generazione della famiglia, che hanno poi reinvestito con Clessidra nella società veicolo dell’acquisizione, mantenendo a loro volta ruoli operativi di rilievo. A Clessidra oggi, sempre attraverso Venere spa, fa capo il 69,95% dei Botter.
Mondodelvino ha chiuso il 2021 con ricavi netti per 112,6 milioni, un ebitda di 7,8 milioni e un debito finanziario netto di 38,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Quanto a Botter, i ricavi netti consolidati 2021 si sono attestati a 284,5 milioni di euro, l’ebitda a 45,7 milioni e 84,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“AR” come arte e “GEA” come terra sono gli elementi fondanti del gruppo, che si pone ora tra i big player del mercato con 6 sedi produttive distribuiti dalla Romagna al Piemonte al Veneto, numerose filiere coinvolte nel progetto provenienti anche da Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Puglia e Sicilia, ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro nel 2021 (+18% dal 2020), un piano di investimenti per circa 50 milioni, export in 85 Paesi per il 95% del fatturato e circa 500 collaboratori.
Argea rappresenta così un unicum in Italia anche a livello produttivo proponendo, con il suo portfolio di marchi e di cantine, una ricca e variegata offerta di vini italiani conosciuti nel mondo per la loro tipicità dal Barbera, Nebbiolo e Moscato per il Piemonte, Sangiovese e Trebbiano per la Romagna, Prosecco e Pinot Grigio per il Veneto, Primitivo per la Puglia, Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola per la Sicilia. Il tutto con un forte impegno sul fronte ESG e quindi con numerose certificazioni di prodotto e di processo.
Massimo Romani, amministratore delegato di Argea (oltre che ad di Botter dal 2018 e di Mondodelvino dal 2021), ha spiegato: “Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l’intero comparto enologico sui mercati mondiali. Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l’ambiente in cui operiamo. Si tratta di un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all’estero che in Italia”.
Andrea Ottaviano, amministratore delegato di Clessidra Private Equity sgr, ha aggiunto: “Poco più di un anno fa Clessidra ha lanciato il progetto ‘Vino Italiano nel Mondo’. Oggi non è più solo un progetto ma il più grande esportatore di vino italiano. Il nuovo nome Argea serve per raccogliere in una casa unica tutti i nostri prodotti. Argea è professionalità, ricerca della qualità e dell’innovazione”.
Enrico Gobino, responsabile marketing e comunicazione di Argea, ha concluso: “Sin dal suo nome, unione tra arte e terra, Argea nasce per condividere l’arte vinicola italiana con tutto il mondo, sempre nel pieno rispetto della natura, dalla terra al bicchiere. Partendo dal logo, passando dal font, fino alla nuova brand architecture, tutto è stato pensato per rispecchiare la forza, la stabilità, il prestigio ma anche la cultura e la storia mediterranea del gruppo. Tutti valori che saranno pienamente espressi e veicolati, non solo dagli stessi prodotti che portiamo ai nostri consumatori, ma anche tramite ingenti investimenti di marketing, già previsti nel Piano Industriale”.