Il Consiglio di amministrazione di Club Méditerranée ha deciso venerdì 25 luglio di raccomandare agli azionisti di aderire all’offerta da 790 milioni di euro a 21 euro per azione, presentata da Investindustrial (si veda altro articolo di BeBeez), tramite il veicolo Global Resort (scarica qui il comunicato stampa).
Global Resort è partecipata al 10% da alcuni operatori internazionali del settore turistico (il sudafricano Sol Kerzner e i brasiliani di Gp Investments) e agisce di concerto con Strategic Holdings sarl, la newco controllata da BI-Invest, la holding della famiglia Bonomi che nei mesi scorsi ha acquistato sul mercato 3.556,439 azioni Club Med (pari al 10,566% del capitale composto da 33.377.923 azioni).
Più nel dettaglio, spiega la nota del Cda: “Il board all’unanimità considera che l’offerta sia conforme agli interessi degli azionisti e raccomanda a coloro che cercano una liquidità immediata di apportare le loro azioni”,
Tuttavia, il consiglio aggiunge che alla luce di dichiarazioni “contraddittorie” pubblicate sulla stampa, il Cda non può confermare “senza riserve” la conformità dell’offerta agli interessi della società. Una formula che può essere letta come una concessione alle pressioni alle quali i consiglieri di Club Med sono stati sottoposti negli ultimi giorni dal presidente e direttore generale Henri Giscard d’Estaing e dagli altri consiglieri coinvolti nell’offerta concorrente a 17,50 euro per azione lanciata più di un anno fa da Ardian e dalla cinese Fosun international, consiglieri, questi ultimi che non hanno partecipato al Cda di venerdì.
Secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza in edicola da sabato 26 luglio, Ardian non avrebbe intenzione di rilanciare sul prezzo di offerta, mentre Fosun sarebbe disposto a farlo. Tuttavia un’offerta solo cinese sarebbe vista male dai francesi e per questo Giscard d’Estaing ha chiesto e ottenuto un altro paio di settimane per trovare un alleato alternativo ad Ardian. Alleato che certo non potrebbe essere Investindustrial, visto che Andrea Bonomi, il principal partner di Investindustrial, ha già fatto sapere di non gradire l’attuale governance del gruppo turistico e di voler dividere i ruoli di presidente e direttore generale. In particolare il ruolo di presidente, nel caso di successo dell’offerta di Global Resort, è stato offerto al figlio del fondatore (e a sua volta ex presidente) di Club Med, Serge Trigano, che ha accettato. In questo caso, quindi, Giscard d’Estaing sarebbe fuori dai giochi.
Investindustrial, da parte sua, ha lasciato una porta aperta a Fosun. E lo si evince chiaramente anche dalla nota del Cda di Club Med. Riassumendo i punti salienti dell’analisi condotta dall’advisor Roland Berger sul piano strategico proposto da Investindustrial per Club Med, la nota del Cda sottolinea che RB ha chiesto di fare più chiarezza sull’ipotesi di partnership strategica con Fosun in Cina. Secondo quanto riferito da MF-Milano FInanza, Bonomi, una volta conclusa con successo l’opa, sarebbe infatti disposto a discutere con Fosun un’alleanza per lo sviluppo del business in CIna.
Intanto Fosun è salito al 10,44% del capitale di Club Med dal precedente 9,4%, grazie alla conversione in azioni di tutte le sue obbligazioni convertibili o scambiabili. Lo si legge in una nota dell’Autorità dei mercati finanziari francese (Amf) pubblicata venerdì 25 con riferimento a un’operazione condotta il giorno prima (scarica qui la nota).
Ora l’Amf ha cinque giorni di tempo per autorizzare l’offerta di Investindustrial. Una volta arrivato l’ok dell’Amf, l’offerta potrà partire.