Guido De Vivo, fondatore e senior advisor di Progressio sgr, affiancato da un grande nome della nautica, ha siglato l’accordo con Navicelli spa per l’acquisto del cosiddetto maxi-lotto Panchetti nell’area Sviluppo Navicelli, un grande spazio non edificato nella Darsena Pisana.
A dare la notizia è stato ieri a Il Tirreno Giovandomenico Caridi, amministratore unico di Navicelli spa, di ritorno da Milano con Mirco Panchetti, alla guida del gruppo pisano di costruzioni Panchetti spa, tra i principali soci della fallita Sviluppo Navicelli spa, dopo la conclusione positiva della trattativa.
In realtà sul giornale si legge che ad acquistare l‘area di 23mila metri quadrati è stato il fondo Progressio, ma, secondo ha quanto appurato questa mattina, l’operazione non è del fondo, bensì è stata condotta personalmente da De Vivo .
Ancora Caridi ha segnalato che mercoledì 20 dicembre “a Pisa si è tenuta l’asta per il capannone nella Darsena Pisana che faceva parte del fallimento della Fashion Yachts” e che “ad acquisirla è stata Mec Carpensalda, che già occupava in affitto l’area”. Mec Carpensalda è fornitore di marchi come Benetti, San Lorenzo e Overmarine.
Navicelli di Pisa è una società interamente a capitale pubblico, costituita nel 1982 al fine di gestire a Pisa il Canale dei Navicelli e le aree demaniali limitrofe. Provvede al mantenimento dell’efficienza e dell’utilizzo del canale, in particolare per quanto riguarda gli interventi di dragaggio e l’apertura dei ponti per il passaggio delle imbarcazioni. Dal 2008, la società gestisce e amministra il Centro Servizi Yachting Lab, che ha il compito di erogare servizi non solo alle imprese e agli operatori della nautica, ma anche alle aziende appartenenti ad altri settori i cui prodotti possono essere applicati al comparto nautico (arredo degli interni, design, nuovi materiali, prodotti innovativi).
La Sviluppo Navicelli spa era nata per realizzare operazioni immobiliari sulla Darsena e artefice nel 2012 della compravendita dei terreni su cui poi è sorta Ikea. La società è stata dichiarata fallita nel 2015 (si veda Pisa Today) e a fine novembre, a fronte di un passivo di una quarantina di milioni di euro accertato dal curatore, il commercialista Maurizio Roventini, si attendevano offerte per gli asset della societò da parte di potenziali investitori nell’ordine dei 15-20 milioni di euro, con l’asset principale che è rappresentato appunto dai terreni (si veda Il Tirreno). Si tratta di almeno 100mila metri quadrati di superficie a destinazione commerciale e per attività produttive.
Tra i principali creditori di Sviluppo Navicelli ci sono Banca di Pisa e Fornacette con 11,7 milioni di euro, Banco Bpm con 6,8 milioni di euro, Equitalia con 4,3 milioni, Comune di Pisa con 3 milioni, Panchetti con 1,7 milioni.
(Articolo modificato alle ore 11.20 del 22/12/2017 per correggere inesattezza relativa all’acquirente dei terreni)