Equita group ha annunciato ieri ufficialmente l’avvio dell’iter della quotazione in borsa all’Aim Italia, primo passo di un progetto più ampio, finalizzato alla quotazione allo Star nel prossimo futuro (scarica qui il comunicato stampa). Non sono state date indicazioni sui tempi e i modi, ma secondo le indiscrezioni di mercato, l’obiettivo della sim è sbarcare sul listino entro fine anno, probabilmente già in novembre, con un’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione per almeno un 30% di flottante, ovviamente dedicata agli investitori istituzionali e qualificati, così come accade per tutte le ipo sull’Aim.
Ad affiancare Equita nel processo di quotazione saranno Mediobanca, che agirà in qualità di Nomad, global coordinator e bookrunner, e lo studio BonelliErede come consulente legale incaricato.
Equita group è la holding a cui fanno capo al 100% la sim omonima e il 50% della joint venture creata con Private Equity Partners spa di Fabio Sattin e Giovanni Campolo, nata per lo sviluppo di progetti congiunti e innovativi nel settore del private capital e con cui è stata lanciata nei mesi scorsi Eps Equita Pep Spac, ora quotata, che ha raccolto 150 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo assetto azionario di Equita group deriva dalla recente riorganizzazione del capitale dopo che lo scorso maggio Alessandro Profumo, fresco di nomina ad amministratore delegato di Leonardo, in linea con quanto richiesto dal Ministero dell’Economia, per evitare conflitti di interesse, ha lasciato Equita sim, di cui era presidente, da quando nel gennaio 2016 era stato siglato il closing dell’operazione che aveva visto l’ingresso del top banker nel capitale della sim insieme ai manager e che era stata annunciata nel luglio 2015 (si veda altro articolo di BeBeez).
La nuova riorganizzazione del gruppo ha portato i manager storici ad acquisire parte della partecipazione detenuta da Profumo nella sim e arrivare a controllare l’83% della neocostituita Equita group (nuova società derivante dalla fusione tra Turati 9 e ManCo), che a sua volta detiene il 100% del capitale di Equita sim. Il presidente è Francesco Perilli, mentre Andrea Vismara è amministratore delegato. In occasione dell’ipo è previsto che Profumo ceda anche la maggioranza della sua partecipazione rimanente, pari al 17% di Equita sim, su cui il management di Equita ha comunque un’opzione per l’acquisto.
Nel primo semestre 2017 Equita Group ha registrato un utile netto consolidato di 4,5 milioni di euro (da 1,9 milioni del primo semestre 2016), a fronte di un aumento dei ricavi a 27,6 milioni (da 23,7 milioni) e del margine di intermediazione a 25 milioni (da 21,8 milioni). Il miglioramento dei ricavi è riconducibile al proprietary trading (+2,8 milioni, in aumento dell’80,1% sul primo semestre 2016), alle attività di investment banking (+1,1 milioni, in aumento del 20,1%) e all’alternative asset management (+0,4 milioni, in aumento del 41,1% ).
Secondo quanto riferisce oggi MF Milano Finanza, se si ragiona su un utile a fine anno in linea con il dato semestrale e si utilizzano i multipli adottati nelle ultime operazioni per società similari ci si può avvicinare ai 200 milioni di euro di valutazione per Equita group.