Esaote diventa cinese. L’annuncio è arrivato giovedì 7 dicembre (scarica qui il comunicato stampa). A comprare il controllo della società italiana leader nella tecnologia per ultrasuoni e nella diagnostica per immagini è un consorzio di investitori cinesi composto da società leader nel settore della tecnologia medicale e dell’healthcare e da fondi d’investimento che vantano significative esperienze nel settore della sanità.
Indiscrezioni circa un intervento cinese si erano diffuse una decina di giorni fa e già si diceva che a puntare al controllo della società italiana fosse Jack Ma, il fondatore di Alibaba, tramite il fondo di investimento Yunfeng Capital, che Ma ha lanciato insieme a David Yu e che il fondo stesse agendo con co-investitori cinesi tutti attivi nel settore biomedicale (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Più nel dettaglio, il consorzio è in effetti composto da:
• Shanghai Yunfeng Xinchuang Investment Management (YF Capital), il fondo di private equity cinese, co-fondato da Jack MA (fondatore e presidente del gruppo Alibaba) e David YU (ex presidente di Focus Media);
• Beijing Wandong Medical Technology, la più grande e storica società quotata cinese nel campo della diagnostica per immagini e uno dei principali fornitori di servizi diagnostici con oltre 60 anni di esperienza e oltre 100 brevetti nel settore delle apparecchiature medicali. L’azienda ha prodotto le prime apparecchiature a raggi X e cardiovascolari in Cina;
• Shanghai FTZ Fund Management, il primo fondo Free Trade Zone cinese creato nel 2014 nell’ambito dell’iniziativa del Consiglio di Stato volta a promuovere un’ulteriore apertura dell’economia cinese. Ha realizzato significativi investimenti nel settore della sanità;
• Shanghai Tianyi Industries Holding, gruppo di investimento leader specializzato nel settore della sanità con partecipazioni in più di 20 società tra cui Meinian Onehealth Healthcare Holdings (la più grande società quotata di servizi nel settore sanitario in Cina), Wandong e Ciming Health Checkup Management Group
• Jangsu Yuyue Science & Technology Development, holding di Jangsu Yuyue Medical Equipment & Supply (a sua volta il maggiore produttore di apparecchiature medicali homecare in Cina) e principale azionista di Wandong;
• Shanghai Kangda Medical Equipment Group Corporation, uno dei principali produttori OEM e distributore di apparecchiature nel campo della diagnostica per immagini.
Esaote era controllata da otto anni e mezzo dal fondo Ares Life Sciences, il fondo di investimento dedicato all’healthcare dell’imprenditore italo-svizzero Ernesto Bertarelli, e nel giugno 2016, quando erano circolate le prime voci sulla possibile exit, si parlava di una valutazione della società sui 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Presieduta da Paolo Monferino e guidata dal ceo Karl-Heinz Lumpi, Esaote ha chiuso il 2016 con 270 milioni di euro di ricavi (in calo dai 280,1 milioni del 2015), un ebitda in miglioramento dai 37,3 milioni del 2015 e con un risultato netto positivo dalla perdita di 3,7 milioni dell’anno prima.
L’operazione permetterà a Esaote di accelerare i propri progetti di crescita, rafforzando la sua capacità di accedere all’importante mercato cinese delle apparecchiature medicali, in continuo sviluppo.Il consorzio metterà a disposizione di Esaote le reti distributive di Wandong, Yuwell, Meinian e Kangda per aumentarne la penetrazione nel mercato cinese della diagnostica per immagini. Parallelamente, Esaote distribuirà i principali prodotti del consorzio nei mercati internazionali in cui opera. Il ceo Karl-Heinz Lumpi continuerà a guidare l’azienda, che continuerà ad operare come una società internazionale indipendente, con l’headquarter a Genova e i centri di ricerca e sviluppo e di produzione in Italia e nei Paesi Bassi.
Ares Life Sciences, fondo di private equity specializzato in investimenti nei settori scientifico e biomedicale che fa capo a Ernesto Bertarelli, possedeva il 48% del capitale, mentre il resto faceva capo per il 19,2% a Neuberger Berman, per il 13,2% a Mp Venture e per il 13,2% a Equinox al 13,2% e possiede azioni proprie per il 3,8%.
Moelis & Company ha agito come unico advisor finanziario del consorzio mentre Freshfields Bruckhaus Deringer ha agito come consulente legale. Gli azionisti di Esaote sono stati assistiti da Rothschild come advisor finanziario, mentre Ares Life Sciences è stato assistito da Legance in qualità di consulente legale. Esaote è stata assistita infine da Bonelli Erede quale consulente legale.
Ares Life Sciences aveva acquisito nel novembre 2009 poco meno del 40% del capitale della società specializzata in sistemi per la diagnostica per immagini (scarica qui il comunicato stampa di allora) nell’ambito di un’operazione di riorganizzazione complessiva dell’azionariato, che aveva valutato la società farmaceutica 280 milioni di euro e che aveva visto la costituzione di una newco di cui Ares Life Sciences controllava il 39,2%, mentre il resto veniva distribuito tra i precedenti azionisti: al Gruppo Intesa Sanpaolo il 19,2%, a Equinox Two (subentrato a Equinox One, che ha invece venduto) e a Mps Venture 2 il 13,2% circa ciascuno e Banca Carige l’8,2%, con il resto il capo al management. Nel luglio 2014, poi, Carige aveva ceduto per 17 milioni di euro ad Ares Life una quota del 7,4% del capitale di Esaote, mantenendo uno 0,77% (si veda qui il comunicato stampa di allora). Contemporaneamente un manager haaveva ceduto ad Ares uno 0,8% della società, portando dunque Ares al 48% (si veda Reuters).
Fondata a Genova nel 1982 come startup all’interno del gruppo Ansaldo, Esaote nel 1994 è stata oggetto di un management buyout finanziato da Advent International (32%), Sofipa (21%), Ipef (17%), Arca Merchant (16%), Euroventure (4%): 22 dirigenti della società ne diventarono azionisti, con una quota iniziale sul capitale del 10%; nei mesi successivi venne lanciato un prestito obbligazionario non convertibile cum warrant che venne sottoscritto dal 53% dei dipendenti Esaote. Nel 1996 Esaote venne quotata in Borsa al valore di 3.900 lire (pari a 2,01 euro) con il gruppo Bracco che è poi entrato al 10%. Bracco ha poi acquistato l’intero capitale di Esaote, delistandolo dalla Borsa nel 2003 al valore di 5,16 euro per azione.
Nel 2006 la società è stata oggetto di un secondo management buyout finanziato da Intesa Sanpaolo, Mps Venture, Equinox One e Banca Carige: all’operazione hanno partecipato 100 manager di Esaote. Poi nel 2009 l’ingresso di Ares Life Science (qui la storia di Esaote raccontata dall’ex presidente Carlo Castellano).