Atlantia è in trattative per aprire il capitale al fondo infrastrutturale F2i. Lo ha confermato al quotidiano Il Messaggero Gianni Mion (presidente di Edizione, holding della famiglia Benetton che controlla Atlantia e, a cascata, Aspi, Aeroporti di Roma e Telepass): “È vero, ci sono contatti con F2i, del resto abbiamo da tempo ottimi rapporti con Renato Ravanelli e alcuni dirigenti del fondo che hanno lavorato in Autostrade: se loro sono favorevoli a entrare nel nostro gruppo, sicuramente siamo ben disposti, visto che la società opera nelle infrastrutture”. Le trattative sono legate al tema dell’imminente revoca alla controllata ASPI delle concessioni di gestione autostradale da parte del Governo, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. La revoca provocherebbe infatti un rischio di liquidità ed è per questo che Atlantia si sta comunque attrezzando per fare cassa.
Inoltre, Mion ha anche confermato le indiscrezioni di Reuters dello scorso dicembre, circa il fatto che Atlantia intende aprire il capitale di Aeroporti di Roma: “Da subito partirà la ricerca di un advisor e, a seguire, quella dei potenziali investitori. La stessa cosa che intendiamo fare anche nel caso di Telepass“.
Ricordiamo che l’asta per Telepass è in corso da metà luglio 2019 ed è gestita da Goldman Sachs, Mediobanca e Banca Imi (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo il congelamento della vendita dell’ottobre scorso (si veda altro articolo di BeBeez), Atlantia l’ha rimessa sul mercato (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i fondi rimasti in gara prima dello stop c’erano: una cordata formata dal fondo FSI I (gestito da FSI sgr), Sia e Generali; i fondi Warburg Pincus (in pole position con un’offerta da 2,3 miliardi di dollari), Partners Group (che ha offerto 2,1 miliardi di dollari) e Apax Partners (con un’offerta da 1,95 miliardi di dollari).
In ogni caso, le operazioni su Telepass e Aeroporti di Roma saranno effettuate dopo aver “sistemato la questione delle concessioni autostradali“, a rischio revoca a seguito del crollo del Ponte Morandi di Genova nell’agosto 2018.
La questione ha pesato come un macigno su Atlantia in Borsa: il titolo ieri ha chiuso la seduta in ribasso del 2,62%, a seguito delle indiscrezioni sulla decisione da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di procedere con la revoca della concessione. Dall’agosto 2018 il titolo di Atlantia ha perso in Borsa il 10,66% del suo valore, pari a 2,073 miliardi di euro. Alcuni giorni fa il Consiglio di amministrazione ha nominato nuovo amministratore delegato Carlo Bertazzo, che aiuterà la società a trasformarsi da holding di gestione esecutiva a holding di partecipazione.