Gara a cinque per rilevare il 18% di Costa Experience, oggi in mano a Dea Capital Alternative Funds sgr attraverso il fondo Flexible Capital (si veda altro articolo di BeBeez). La società controlla interamente Costa Edutainment, leader in Italia nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, che fa capo a Beppe Costa, cavaliere del lavoro, amministratore delegato di SAAR Depositi Portuali di Genova, presidente dei terminalisti di Confindustria Genova e numero uno di Palazzo Ducale. Ad aver presentato le manifestazioni d’interesse all’advisor Pirola Corporate Finance sarebbero stati i fondi Trilantic Europe (assistito nell’operazione da Clearwater International), Peninsula Capital, il Fondo Italiano d’Investimento e il colosso francese dei parchi di divertimento Looping, affiancato dall’advisor Bnp Paribas. Lo scrivono Il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, non riportando il nominativo del quinto soggetto in corsa, precisando solo che si tratta di un operatore transalpino.
Nessuna conferma o smentita al momento, ma i riflettori sono puntati su Compagnie des Alpes, gruppo alberghiero creato nel 1989 e quotato su Euronext Paris, presente nei parchi divertimenti dal 2002 con l’acquisizione di Grévin & Cie, che attualmente possiede dodici strutture ricreative in Europa, di cui sette al di fuori della Francia, oltre a una quota di minoranza con LVMH nel Jardin d’Acclimatation.
Il private equity statunitense HIG, che in un primo momento si sarebbe detto interessato, avrebbe invece rinunciato per mantenersi coerente con le sue politiche Esg, incompatibili con i pesci in cattività. Costa Edutainment gestisce oggi a Genova il sistema integrato Acquario Village (che comprende l’Acquario di Genova, il Galata Museo del Mare, la Biosfera, il Bigo), l’Acquario di Cattolica, l’Acquario di Livorno, i Parchi tematici Oltremare e Aquafan a Riccione, Italia in Miniatura a Rimini e il Mediterraneo Marine Park a Malta.
Dea Capital Alternative Funds sgr ha arrotondato la sua partecipazione in Costa Experience il 15 settembre scorso, quando ha rilevato per 15 milioni di euro l’8% della società controllata dall’imprenditore genovese, valorizzandola 187,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2022, la stessa sgr, attraverso però il fondo IDeA Corporate Credit Recovery II, aveva infatti acquisito un primo 10% del capitale di Costa Edutainment, sottoscrivendo un aumento di capitale da 5 milioni di euro e una parte di un bond convertibile da 35 milioni di euro, che l’avrebbe portata intorno al 40% nel 2026, sottoscritto per il resto anche da illimity Bank e dal fondo Azimut Eltif Private Debt-Capital Solutions, gestito da Muzinich & Co. sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente all’operazione era uscito dal capitale Oaktree Capital Management, che nel giugno 2019 aveva investito 40 milioni di euro per il 42% del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). Il restante 82% del capitale di Costa Experience fa così oggi capo a Ponte Ter, holding della famiglia Costa.
Beppe Costa sarebbe disponibile a cedere la maggioranza, reinvestendo per una minoranza, nell’ambito del riassetto del gruppo, che prevede l’integrazione industriale tra Costa Edutainment e Opera Laboratori Fiorentini spa, nota con il brand Opera Laboratori, società che a sua volta fa indirettamente capo allo stesso imprenditore genovese e che gestisce tutti i servizi aggiuntivi di oltre sessanta realtà culturali italiane di primario rilievo. L’obiettivo è quello di creare un unico polo leader in Italia nell’edutainment e nella gestione e valorizzazione dei beni culturali italiani.
Opera Laboratori Fiorentini spa (si veda altro articolo di BeBeez) gestisce attualmente tutti i “servizi aggiuntivi” di sessantotto realtà culturali italiane società, tra cui gli Uffizi, la Galleria dell’Accademia di Firenze, i Musei del Bargello, il Parco archeologico di Pompei ed Ercolano, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia.
La società in oltre quarant’anni ha maturato un’esperienza, oltre che nella gestione degli spazi commerciali nei musei e nei siti archeologici, nella manutenzione, nel restauro e nell’allestimento di arazzi, abiti e tappezzerie storiche, oltre ad aver realizzato centinaia di mostre e oltre mille allestimenti nei musei e nei siti archeologici italiani ma anche nel resto d’Europa, negli Stati Uniti, in Canada, in Cina e in Giappone. Opera Laboratori Fiorentini ha un fatturato di circa 60 milioni di euro ed è anche proprietaria della casa editrice Sillabe.
Costa controlla Opera Laboratori Fiorentini attraverso Opera 20 spa, società da lui presieduta. A settembre, a seguito del rafforzamento di Dea Capital in Costa Experience, l’imprenditore ha riacquistato tramite la sua controllata Poggio 13 srl le obbligazioni e il 7% di Opera 20, salendo così al 100%, dall’investitore statunitense Pricoa Private Capital (gruppo Prudential Financial).
All’inizio del mese Costa Edutainment ha comunicato i dati del 2023, migliori rispetto a quelli del 2022, anno record dopo la brusca frenata dovuta alla pandemia. Il fatturato è infatti salito a circa 81 milioni di euro (più 10%) e l’ebitda a 25 milioni (più 47%). Il valore economico distribuito, ovvero la capacità di produrre ricchezza e distribuirla ai vari stakeholder, è stato di oltre 65 milioni (più 51%). Il numero di visitatori accolti nelle strutture ha oltrepassato i 3,1 milioni. Il gruppo conta oltre 800 dipendenti tra fissi e stagionali.
Se l’operazione dovesse andare in porto, si tratterebbe del quarto riassetto azionario in nove anni per Costa Edutainment, che ha visto nel proprio capitale prima l’ingresso nel 2015 di Vei Capital (veicolo di investimento di Palladio Finanziaria), poi nel 2019 come detto di Oaktree e, infine, nel 2022 di Dea Capital.
Ricordiamo che nell’operazione di settembre, Costa Edutainment ha completato anche l’acquisizione del 100% del tour operator C-Way, in precedenza detenuto pariteticamente al 50% da Costa Edutainment e al 50% da Opera 20, ottenendo la possibilità di entrare proprio nel capitale di Opera Laboratori Fiorentini.