Si è tenuta nei giorni scorsi l’assemblea straordinaria di Giochi Preziosi che ha varato l‘aumento di capitale previsto dall’accordo sulla ristrutturazione del debito dello scorso agosto (si veda altro articolo di BeBeez) al quale è seguito il deposito in Tribunale della domanda di omologa dell’accordo sulla base dell’art. 182 bis della Legge Fallimentare. Lo ha rivelato mercoledì 5 febbraio MF-Milano Finanza, precisando che l’assemblea ha deliberato una ricapitalizzazione da 37,5 milioni di euro, dei quali 30 milioni in cash e 7,5 milioni mediante conferimento di crediti certi, e l’emissione di strumenti finanziari partecipativiper un controvalore massimo di 180,5 milioni.
Gli strumenti, ciascuno del valore nominale di 1 euro, sono suddivisi nella categoria A (per 55,5 milioni) e B per i restanti 125 milioni. Questi strumenti, secondo quanto contemplato dall’accordo di ristrutturazione, vengo offerti a fronte di apporti di denaro anche mediante utilizzo o compensazione di crediti certi e quindi consentiranno di convertire parte del debito.
L’accordo di ristrutturazione prevedeva infatti un versamento in conto futuro aumento di capitale da 30 milioni di euro interamente effettuato dai soci secondo le quote possedute (il fondo Clessidra alleato con Unicredit-HVB e il fondo Hamilton Lane nella holding Lauro Ventidue con il 38%, Idea Capital Funds con il 5%, Intesa Sanpaolo con il 14,25% e la Fingiochi di Enrico Preziosi con il 42,1%) , da convertirsi in un aumento di capitale successivamente all’omologa dell’accordo di ristrutturazione; un impegno dei soci per ulteriori 7,5 milioni a titolo di contingent equity; un finanziamento ponte da 27,5 milioni collegato a previste dismissioni di business non strategici da autorizzarsi ai sensi dell’art. 182 quinquies L.F.; la conferma della linea revolving esistente ai sensi del contratto di finanziamento in essere per 30 milioni; la conferma dell’operatività di linee bilaterali esistenti per circa 37 milioni; e infine, successivamente all’omologa dell’accordo di ristrutturazione, la conversione del vendor loan di Fingiochi da circa 55 milioni in strumenti partecipativi del capitale.