Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno colloqui in corso con il colosso del private equity Usa KKR per verificare la fattibilità di un veicolo in cui far confluire i crediti ristrutturati dei due gruppi. A supportare le due banche nella struttura dell’operazione è Alvarez&Marsal, la stessa società di consulenza che ha affiancato il governo spagnolo nella strutturazione della bad bank e che prima di questo ha gestito il Chapter 11 di Lehman Brothers.
Il progetto, rivelato ieri Repubblica e confermato a BeBeez una fonte vicina al dossier, è ancora alle sue fasi preliminari, ma l’idea sarebbe quella di creare un fondo al quale le due banche apporterebbero i crediti deteriorati, ma non quelli già classificati a sofferenza.
Un mercato, quello dei crediti deteriorati, che sta entrando nel vivo anche grazie all’asset quality review della Bce e ai successivi stress test condotti dall’Eba che costringeranno le banche a una pulizia di bilancio ancora più radicale rispetto a quella già effettuata.
UniCredit ha già finalizzato due operazioni di cessione di crediti per complessivi 1,65 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Intesa Sanpaolo sta a sua volta pensando a una ‘bad bank’ interna nella quale far confluire parte dei suoi 55,5 miliardi di sofferenze. Infine anche Mediobanca sta lavorando a un progetto per la creazione di veicoli che raccolgano i crediti problematici di banche italiane di media dimensione con l’obiettivo di partire entro l’estate.