Sono attese per la prossima settimana le offerte vincolanti per Sigla Group, società specializzata nella cessione del quinto dello stipendio attiva anche nella gestione di portafogli di crediti non performing con la controllata Si Collection. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, che precisa che a depositare sul desk dell’advisor PwC le offerte non vincolanti sono state sette-otto controparti, tra le quali anche Banca Sistema. Grande interesse si è registrato soprattutto dai fondi di private equity: si fanno i nomi di Oaktree, Centerbridge e Apollo management. Questi ultimi sono peraltro tra i più attivi in Italia nel settore del credito (si veda il Rapporto di BeBeez).
La società è oggi controllata, tramite Sigla Luxembourg sa, dal fondo Palomon Capital e da Dea Capital (gruppo De Agostini) e partecipata dal management, guidato da Vieri Bencini dal 2005, anno in cui il manager aveva rilevato la società da Riello con il sostegno di Palamon. Dea Capital era entrata poi nel capitale nell’ottobre 2007.
Dopo un periodo difficile a cavallo del 2012, per colpa del credit crunch che ha reso impossibile per la società finanziare il business, periodo in cui Sigla si era trasformata in broker, da fine 2014 la società è tornata a lavorare direttamente nella cessione del quinto dello stipendio. I numeri della società sono in netto miglioramento.
Il rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015 di Dea Capital valorizzava la quota del 41,29% di SIgla Luxembourg 11,5 milioni di euro, in aumento dagli 11,2 milioni a fine 2014. Il rendiconto spiega che “l’andamento gestionale di Sigla durante i primi nove mesi del 2015 ha fatto rilevare un risultato netto positivo in forte miglioramento nel confronto con il risultato netto dello stesso periodo dell’esercizio precedente, grazie alla crescita delle erogazioni CQS collegata al nuovo funding raccolto a partire dalla seconda parte del 2014 (complessivamente oltre 500 milioni di euro, tenuto conto degli ulteriori accordi siglati a ottobre 2015), che ha dispiegato i propri effetti a partire dal 2° trimestre dell’anno in corso”.
“Abbiamo chiuso il 2015 con 153 milioni di euro di erogato (+ 58% dal 2014, un margine di intermediazione di 10,1 milioni (+ 67%) e un utile netto di 1,2 milioni (da una perdita di 2,1 milioni). Il tutto con un patrimonio netto di 26,7 milioni, un Tier 1 capital ratio del 20% e un Core Tier 1 capital di 26 milioni di cui 19 milioni liberi, a supporto per la crescita”, ha anticipato Bencini a MF Milano Finanza, aggiungendo che “i primi due mesi del 2016 sono a loro volta in netto aumento”.
Bene anche Si Collection, che alla fine del 2015 aveva in gestione 717 milioni di crediti deteriorati (dai 632 milioni del 2014) e punta a 748 milioni quest’anno e a un miliardo entro il 2018, con un fatturato 2015 di 4,3 milioni (da 3,6 milioni del 2014).”A oggi gestiamo solo crediti unsecured per banche e grandi fondi di credito, ma l’idea è ampliare l’attività anche ai crediti secured in piccola quota e tornare ad acquistare Npl come abbiamo fatto sino a tre anni fa, ma in coinvestimento con qualche fondo”, ha aggiunto Bencini.
E, a proposito di crediti deteriorati, MF Milano Finanza riferisce che sui libri di Sigla a fine 2015 c’erano circa 50 milioni di crediti deteriorati lordi (30 milioni al netto delle svalutazioni), derivanti dall’attività nel settore dei prestiti personali condotta dalla società sino al 2008, mercato in cui Sigla non è più attiva. Quei crediti sono in vendita, ma le offerte vincolanti potranno anche riguardare le sole piattaforme operative e non i crediti.