Sigla Credit, la controllata del Gruppo Sigla specializzata nella cessione del quinto dello stipendio e iscritta dallo scorso luglio all’albo unico degli intermediari finanziari vigilati disciplinati dall’articolo 106 del TUB, ha chiuso il 2016 con finanziamenti erogati e distribuiti per 180 milioni di euro (+18,1% sul 2015), per un totale di circa 9 mila contratti complessivi sottoscritti (scarica qui il comunicato stampa).
Il Gruppo Sigla, attivo anche nella gestione di portafogli di crediti non performing con la controllata Si Collection, è oggi controllato, tramite Sigla Luxembourg sa, dal fondo Palomon Capital e da Dea Capital (gruppo De Agostini) e partecipato dal management, guidato da Vieri Bencini dal 2005, anno in cui il manager aveva rilevato la società da Riello con il sostegno di Palamon. Dea Capital era entrata poi nel capitale nell’ottobre 2007.
Lo scorso giugno gli azionisti del gruppo sigla erano in trattative esclusive con il fondo Oaktree per acquisire il controllo della società, dopo aver battuto le offerte non vincolanti di altre sette-otto controparti, tra cui Banca Sistema, Centerbridge e Apollo management pervenute a fine marzo sul desk dell’advisor PwC. Da allora però l’operazione pare essersi fermata. Per il gruppo Sigla si parlava di una valutazione attorno ai 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando al bilancio 2016 di Sigla Credit, la societò ha distribuito 15,9 milioni di euro di prodotti finanziari di terzi (ovvero, erogati da altre realtà, come Accedo, Unicredit e Santander Consumer Bank); gli altri 164,1 milioni, invece, fanno riferimento a prodotti finanziari erogati direttamente da Sigla Credit. Negli ultimi 4 esercizi Sigla Credit ha pressoché raddoppiato il valore degli affidamenti, che sono passati dai 93,5 milioni del 2013 ai, per l’appunto, 180 registrati nel 2016. Il margine di intermediazione è cresciuto del 28% da 10 a 12,8 milioni. L’utile netto riportato alla fine del periodo è stato di 1,6 milioni (+37% dal 2015).
Quanto a Si Collection, ha raggiunto quota 800 milioni di crediti in gestione a fine 2016 (+8%) e il fatturato della società è cresciuto del 15% dal 2015 (dopo il +7% nel 2015 e il +20% del 2014), per un totale di oltre 122mila pratiche lavorate. L’incremento dei volumi di crediti deteriorati gestiti è legato alla crescita dei mandati di gestione e recupero, da parte di banche, finanziarie, clienti corporate e investitori in Npl, al pari dello sviluppo della rete esattoriale che, nel dicembre scorso, contava circa 230 unità di home collector. A questi, si affiancano circa 150 studi legali convenzionati, per una copertura capillare del territorio.