I costumi Arena sono pronti per passare di mano un’altra volta. Secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, infatti, il fondo svizzero Capvis, che controlla la società dal gennaio 2014 (si veda altro articolo di BeBeez), si sta preparando a disinvestire e ha dato a questo fino mandato all’advisor Baird.
Capvis aveva comprato il 100% dello storico gruppo produttore di abbigliamento per il nuoto sportivo dal fondo statunitense The Riverside Company (95%) e dall’allora presidente e amministratore delegato Cristiano Portas (5%), si dice sulla base di una valutazione di circa 200 milioni di euro, considerando che Arena aveva chiuso il 2012 con ricavi per 88,6 milioni e un ebitda margin del 18%.
Riverside a sua volta aveva rilevato Arena dal fondo BS Private Equity nell’ottobre 2010 sulla base di una valutazione della società di 100 milioni di euro, dopo che Arena aveva chiuso il 2009 con 100 milioni di euro di ricavi. In quell’occasione Riverside aveva investito 80 milioni di equity (si veda qui il comunicato stampa di allora). BS aveva rilevato in precedenza Arena da Investitori Associati nel 2006, quando era stata valutata 55 milioni. Investitori Associati aveva comprato Arena nel gennaio 2002 insieme all’ad Portas, al direttore generale delle attività internazionali Patrick Chollet e al direttore generale delle attività francesi Dominique Pohu. A vendere allora era stata la tedesca Blb-Beteiligungsgesellschaft Gamma, controllata allora da Bayerische Landesbank, che a sua volta aveva comprato il controllo di Arena tra il 1998 e il 2000, rilevandolo dai dirigenti Mario Chesi e Werner Peemoller, i quali a loro volta avevano acquistato la società da Adidas nel 1991.
Arena, infatti, è stata fondata nel 1973 da Horst Dassler, figlio del fondatore di Adidas, che decise di creare il gruppo di abbigliamento sportivo dopo aver vissuto l’effetto dell’eco mondiale generata dalle 7 medaglie d’oro vinte dal campione statunitense Mark Spitz alle Olimpiadi di Monaco 1972. L’obiettivo era creare un marchio tecnico capace di migliorare le performance degli sportivi, professionisti e non.
Per Arena, guidata dal giugno 2016 dai due amministratori delegati congiunti Giuseppe Musciacchio e Luca Selvatici, si tratterà quindi dell’ennesimo cambio di proprietà.
Con sede a Tolentino in provincia di Macerata, Arena oggi opera in 116 Paesi al mondo, con una presenza diretta in Italia, Francia, Germania, Austria e Stati Uniti e attraverso 35 partner commerciali negli altri mercati e ha chiuso il 2017 con 116 milioni di euro di ricavi (di cui 71 milioni Arena Italia spa), dai 111 milioni del 2016, di cui l’80% all’estero.