Passa di mano il controllo di Save The Duck spa, il noto brand di “piumini animal-free”, prima azienda fashion in Italia ad avere ottenuto la certificazione B Corp. a comprare l’80% del capitale sono due imprenditori-manager: Reinold Geiger e André Hoffmann, rispettivamente presidente esecutivo e ceo della multinazionale cosmetica L’Occitane International sa quotata a Hong Kong (si veda qui il comunicato stampa).
I due manager erano già presenti nel capitale di Save The Duck con una quota di minoranza al fianco del socio di controllo Progressio sgr, del private equity tedesco coinvestitore Nord Holding e del fondatore e ceo Nicolas Bargi.
Nicolas Bargi continuerà a guidare la società e manterrà la proprietà del residuo 20%, mentre il fondo Progressio Investimenti III di Progressio sgr e gli altri soci minori usciranno del tutto dall’azionariato. Il fondo aveva acquisito nel maggio 2018 la quota del 51% di Save the Duck in mano ad Alchimia spa di Marina Salomon e il 14% del fondatore Nicolas Bargi, che aveva mantenuto il 35% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi la società è partecipata da Bragi al 31,47%, attraverso la sua Forest 1914 srl, e controllata al 68,53% da Lhotse spa, che fa capo a sua volta per il 61,24% a Progressio sgr, per il 30,6% ad Anatra Investments Limited e per il 6,46% a fondo Nord KB Dachfonds IV di Nord Holding, oltre che per l’1,7% a Ferdani srl di Daniele Ferrero.
Geiger e Hoffmann entreranno nel capitale di Save the Duck a titolo personale attraverso veicoli di investimento da loro controllati, Société D’Investissements Cime sa e la già citata Anatra Investments Limited.
Banca Intesa Sanpaolo e Banca IFIS, che avevano erogato l’acquisition financing a supporto del buyout del 2018, rimangono lender di Save The Duck a supporto dei programmi di sviluppo futuri della società. Le due banche sono state assistite nell’operazione sul piano legale da Simmons&Simmons mentre Save The Duck, sempre sul fronte del finanziamento, è stata assistita dallo Studio Greco Vitali Associati. Quanto a Progressio sgr e Nicolas Bargi, sono stati assistiti da Mediobanca in qualità di financial advisor, da Linklaters per gli aspetti legali, da EY per gli aspetti contabili e dallo Studio Russo De Rosa Associati per gli aspetti fiscali e di gestione del piano di incentivazione. Reinold Geiger e André Hoffmann sono stati invece affiancati da Skadden, Arps, Slate, Meagher and Flom e dallo Studio Gattai Minoli Partners per la parte legale.
Dopo aver chiuso il 2020 con 35,3 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 5,9 milioni e un debito finanziario netto di 18,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), Save the Duck ha archiviato il 2021 con ricavi consolidati a quota 47,3 milioni e per il 2022 punta a superare i 64 milioni con un margine atteso del 20%. E Reinold Geiger sottolineato: “Proprio sotto la guida di Progressio sgr Save The Duck ha raddoppiato il fatturato. Ora tocca a noi raccogliere la sfida. Il focus è e sarà la sostenibilità, come già avviene per tutti i nostri investimenti in ambito ESG”. Al momento l’azienda, la cui quota export supera il 60%, è presente in 42 Paesi, con in testa Germania e Stati Uniti, attraverso un network selezionato di negozi wholesale. “La grande sfida ora sarà arrivare in tutto il mondo puntando a una strategia omnichannel e in questo sarà fondamentale l’expertise dei nostri nuovi partner”, ha detto il ceo Bargi.
A inizio marzo la società ha ottenuto un finanziamento S-Loan (
André Hoffmann ha aggiunto: “Sia io sia Reinold Geiger siamo lieti di collaborare con Nicolas Bargi e il suo team per portare Save The Duck al successivo livello di crescita su scala internazionale. L’impegno di Save The Duck per la sostenibilità, riflesso nel raggiungimento dello status di B-Corp, è stato un fattore chiave nella nostra decisione di investire nell’azienda. Ci teniamo inoltre a ringraziare in particolare il team di Progressio sgr, guidato da Filippo Gaggini, Angelo Piero La Runa e Massimo Dan, per la collaborazione e
l’immenso supporto garantito in questi anni al management di Save The Duck”.
Angelo Piero La Runa, senior partner di Progressio sgr e membro del team che ha seguito la partecipata insieme a Filippo Gaggini, Massimo Dan e Mauro Ballabio, ha concluso: “Siamo davvero orgogliosi per le tante iniziative avviate in questi anni insieme a Nicolas Bargi e al suo team, che hanno consentito al brand Save The Duck di affermarsi sempre di più sui mercati internazionali promuovendo i valori legati all’approccio animal free e alla sostenibilità. Siamo molto contenti che in futuro Save The Duck possa proseguire nel suo eccezionale percorso di sviluppo beneficiando dell’esperienza e delle capacità imprenditoriali di Reinold Geiger e André Hoffmann, che ringraziamo davvero molto per il prezioso supporto durante questi anni insieme”.