Itago sgr, attraverso il fondo Itago IV, ha rilevato una quota di maggioranza nel gruppo Apice, attivo nel mercato dei servizi di movimentazione, trasporto e stoccaggio per il mercato delle opere d’arte. A finanziare il deal è stato Banco BPM (si veda qui il comunicato stampa).
Secondo quanto risulta a BeBeez, Itago ha condotto un’operazione di leverage buy-out, acquisendo una quota del 68,4% mentre le quattro famiglie socie hanno reinvestito nel progetto per una quota di circa il 30% e rimarranno a condurre l’attività.
Il gruppo Apice è oggi composto da quattro singole società basate nelle principali città d’arte italiane ovvero Apice Milano srl (controllata dalla famiglia Panzironi), Apice Venezia srl (controllata da Leonardo Carrer, Ennio Musi e Maurizio Torcellan), Apice Firenze srl (famiglia Sergi) e Apice Roma Transport srl (famiglia Carlini) e dal consorzio Apice Scrl, il cui capitale ha sinora fatto capo per il 25% ciascuno alle stesse Apice Milano, Apice Venezia, Apice Firenze e Apice Roma Transport. Obiettivo del fondo è di costituire un’unica holding nella quale concentrare la struttura dei costi e le procedure operative.
Itago è stato assistito da Ethica Group, con il team di debt advisory. L’operazione è stata finanziata da Banco BPM. I legali coinvolti nel finanziamento dell’operazione sono Orrick Herrington & Sutcliffe lato lender e DLA Piper lato borrower.
Apice ha più di 30 anni di attività nel settore della logistica per l’arte, e nel tempo ha consolidato rapporti di fiducia sia con i grandi organizzatori dei musei nazionali e internazionali sia con i più importanti collezionisti d’arte, gallerie e case d’asta. A oggi conta circa 25 milioni di euro di giro d’affari e 150 dipendenti. Ora l’obiettivo è andare a coprire zone geografiche dove il gruppo non è ancora presente o non ha una presenza così rilevante e pensano di procedere con eventuali piccole acquisizioni.
“L’operazione ha l’obiettivo di accelerare il progetto di crescita anche attraverso un percorso di consolidamento nei servizi dedicati al mercato dell’arte. Apice ha storicamente registrato un ottimo andamento di crescita”, ha raccontato a BeBeez Lapo Sergi, amministratore delegato e proprietario di Apice Firenze srl.
Il presupposto dell’investimento di Itago, si legge nella nota diffusa venerdì 23 giugno, si basa sul fatto che il patrimonio artistico italiano rappresenta un fattore trainante del Paese, di supporto all’intero settore turistico e leva strategica per la sua capacità di attrazione e di crescita, contribuendo al pil per oltre il 13%. Il settore museale in Italia è in crescita con circa 29 mila mostre organizzate. In Italia ci sono 5.000 strutture museali e la capacità di attrazione di queste strutture viene sia dalle collezioni artistiche stabili sia da quelle temporanee.
Per il fondo Itago IV, lanciato nel dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), si tratta del quinto investimento, dopo quelli nel produttore emiliano di accessori per auto e caravan SR-Mecatronic (febbraio 2021); in Teknoice, leader italiano e terzo operatore mondiale nei macchinari e impianti per la produzione industriale di gelati confezionati (maggio 2021); in Operamed, azienda attiva nella progettazione e installazione di dispositivi sanitari modulari outdoor e indoor, impiegati anche per i centri Covid (si settembre 2021); e in Eco-Techno, azienda italiana di riferimento nel settore della depurazione delle acque reflue, del riciclo dell’acqua e del recupero delle materie prime, con impianti di evaporazione, cristallizzazione e concentrazione sottovuoto (dicembre 2022).
Itago sgr è stata fondata da Nicola Bordignon, Domenico Tonussi, Piergiorgio Fantin e Daniele Mondi, tutti veterani del gruppo Finint. Ha sede a Venezia e Milano e oltre a Itago IV gestisce la sicaf NEIP III che ha ancora tre investimenti Spraytech, CVS Ferrari e Panificio San Francesco.